giovedì, 21 Novembre, 2024
Esteri

La Cina rimuove i memoriali e censura l’indignazione online dopo che un mortale attacco automobilistico ha lasciato l’opinione pubblica scossa

Le autorità cinesi hanno cercato di calmare l’indignazione pubblica, scaturita dal più grave omicidio di massa in Cina degli ultimi dieci anni, rimuovendo fiori e altre offerte da un memoriale improvvisato nella città di Zhuhai, nel sud della Cina, dove lunedì sera 35 persone sono state uccise quando un’auto ha colpito una folla vicino a un centro sportivo. Inizialmente, le autorità hanno dichiarato che l’autista era stato arrestato sul posto e che i feriti erano stati trasportati in ospedale, minimizzando l’incidente sui media statali cinesi. Solo 24 ore dopo è stato comunicato il numero delle vittime. Il presidente Xi Jinping ha ordinato di “profondere ogni sforzo” per curare i feriti e ha chiesto che il responsabile fosse “severamente punito secondo la legge”. Questo episodio si aggiunge a una serie di crimini violenti in Cina, un paese con poche possibilità di esprimere dissenso. Il Partito Comunista Cinese mette la stabilità sociale al primo posto. Ora teme che tali episodi possano riflettere le conseguenze di un rallentamento economico difficile da gestire. Lynette Ong, professoressa di politica cinese all’Università di Toronto, ha sottolineato che questi attacchi sono sintomi di una “società repressa”, strettamente controllata sotto Xi, che ha intensificato la censura online e mantenuto rigide misure “zero-Covid” per tre anni. Di fronte a traumi personali e difficoltà economiche crescenti, “le persone raggiungono il punto di ebollizione e commettono crimini violenti straordinari”, ha detto Ong. “La censura è molto comune dopo tali incidenti – ha detto Fang Kecheng, professore associato alla Chinese University of Hong Kong – poiché il governo vuole controllare la narrazione e preservare il sostegno al regime”. La Cina, con leggi severe sul controllo delle armi, si descrive spesso come uno dei paesi più sicuri al mondo. Secondo il People’s Daily, nel 2023, l'”indice di sicurezza pubblica nazionale” era superiore al 98% per il quarto anno consecutivo.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Osce riconosce genocidio degli ucraini. Giovani uccisi e mutilati, il racconto dei medici

Antonio Gesualdi

Il nuovo leader indonesiano chiede collaborazione con la Cina prima di dirigersi negli Stati Uniti

Paolo Fruncillo

La sfinge cinese e la “Santa” alleanza delle autocrazie

Giuseppe Mazzei

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.