Amazon ha annunciato, martedì, di aver ottenuto l’approvazione per usare una versione più piccola e silenziosa del suo drone per le consegne, chiamato MK30. L’azienda ha dichiarato che il nuovo modello può volare sotto una pioggia leggera e ha un’autonomia doppia rispetto ai modelli precedenti. L’approvazione della Federal Aviation Administration permette all’MK30 di volare su lunghe distanze e oltre la linea visiva dei piloti. A maggio, la FAA aveva concesso una deroga simile per il programma Prime Air di Amazon, ma limitata a voli a College Station, Texas. Oltre a questa approvazione, Matt McCardle, responsabile degli affari normativi di Prime Air, ha annunciato che l’azienda ha iniziato le consegne con droni vicino a Phoenix, Arizona. Ad aprile, Amazon aveva pianificato di iniziare le operazioni con i droni a Tolleson, una città a ovest di Phoenix, dopo la chiusura di un precedente sito di prova a Lockeford, California. I droni partiranno da un magazzino di Tolleson, cercando di integrare Prime Air nella rete logistica esistente per accelerare ulteriormente le consegne. Un portavoce della FAA ha confermato che Amazon ha ricevuto l’autorizzazione a effettuare consegne oltre la linea visiva a Tolleson il 31 ottobre. Jeff Bezos, fondatore di Amazon, aveva presentato l’idea di questo ambizioso servizio oltre un decennio fa, prevedendo che potesse diventare operativo entro cinque anni. Nonostante abbia investito miliardi nel progetto, i progressi sono stati lenti. Prime Air ha affrontato sfide normative, mancato scadenze e subito licenziamenti, in linea con le misure di riduzione dei costi del CEO Andy Jassy. Il programma ha anche visto la partenza di alcuni dirigenti chiave, incluso il suo principale collegamento con la FAA e il leader fondatore. Amazon ha assunto David Carbon, ex dirigente di Boeing, per guidare l’operazione. Ha affrontato anche resistenze da parte dei residenti delle città in cui sperimenta le consegne tramite droni.
