Secondo lo Stato Maggiore di Seul (JCS), la Corea del Nord avrebbe lanciato vari missili balistici verso il mare al largo della costa orientale. Il lancio è avvenuto intorno alle 07:30 ora locale di martedì, coinvolgendo missili a corto raggio da Pyongyang. “Manteniamo la massima prontezza”, ha dichiarato il JCS, collaborando con Stati Uniti e Giappone. I missili hanno percorso circa 400 km dall’area di Sariwon. Il Giappone ha confermato il lancio, riferendo che i missili sono caduti fuori dalla sua zona economica esclusiva. Per il ministro della Difesa sudcoreano, Kim Yong-hyun, Pyongyang, per attirare l’attenzione, potrebbe intensificare le sue attività militari in vista delle elezioni presidenziali statunitensi. Recentemente, la Corea del Nord ha testato un nuovo ICBM Hwasong-19, considerato il più potente al mondo. L’intelligence sudcoreana sospetta che il settimo test nucleare possa essere imminente. Le tensioni tra le due Coree si sono intensificate, mentre Kim Jong Un esibisce il suo arsenale e, secondo quanto riportato, offre supporto alla Russia in Ucraina. Pyongyang nega l’invio di truppe, ma un ufficiale nordcoreano ha dichiarato che ciò non violerebbe il diritto internazionale. A Seul, il ministro degli Esteri sudcoreano e l’Alto rappresentante dell’Unione Europea hanno espresso preoccupazione per il possibile trasferimento di tecnologia missilistica russa a Pyongyang. Hanno affermato che tali azioni minaccerebbero la stabilità globale ed hanno sollecitando il ritiro delle truppe nordcoreane dalla Russia. Kim Yo Jong ha criticato le manovre militari di Giappone, Corea del Sud e Stati Uniti, viste come una minaccia per Pyongyang, giustificando, perciò, le capacità nucleari nordcoreane. Recentemente, questi paesi hanno condotto un’esercitazione aerea congiunta, che la Corea del Nord considera una prova di invasione.