giovedì, 14 Novembre, 2024
Esteri

Kiev sotto l’attacco dei droni russi per oltre cinque ore. Moldavia al ballottaggio

Medvedev: "Trump potrebbe diventare il nuovo JFK". Mosca: “L'Ucraina sabota lo scambio di prigionieri”

Per la seconda notte consecutiva, Kiev è stata presa di mira dai droni russi in un attacco che è durato oltre cinque ore. La difesa aerea ha abbattuto tutti i droni che prendevano di mira Kiev, secondo Serhii Popko, capo dell’amministrazione militare della città di Kiev. I detriti dei droni intercettati hanno colpito diversi quartieri della città come Holosiivskyi e Desnianskyi, causando diversi incendi subito domati. Le autorità non hanno segnalato vittime o danni significativi.

900 bombe e 500 droni russi in una settimana

Volodymyr Zelensky ha reso noto che la Russia ha attaccato l’Ucraina con oltre 900 bombe, quasi 500 droni Shahed e circa 30 missili la scorsa settimana. La maggior parte degli attacchi ha preso di mira strutture civili e infrastrutture critiche, ha aggiunto Zelensky su Telegram. Tali attacchi sarebbero “impossibili” se gli alleati fornissero all’Ucraina sufficienti armi a lungo raggio, imponessero “sanzioni veramente efficaci” contro la Russia che le impedirebbero di importare componenti essenziali per la produzione di droni e missili e prendessero decisioni politiche “che potrebbero distruggere la volontà della Russia di combattere”, scrive Zelensky.

Russia annuncia abbattimento di 19 droni

Da Mosca il ministero della Difesa russo fa sapere che un totale di 19 droni ucraini sono stati distrutti nelle prime ore di domenica. “Le truppe di difesa aerea in servizio hanno distrutto 19 veicoli aerei senza pilota ucraini, 16 UAV sulla regione di Rostov, due sulla regione di Belgorod e uno sulla regione di Volgograd”, ha affermato il ministero.

Medvedev: “Trump potrebbe diventate il nuovo JFK”

Per il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitri Medvedev, le elezioni statunitensi “non cambieranno nulla per la Russia”: la candidata democratica Kamala Harris è una “stupida, inesperta, impulsiva”, mentre Donald Trump “che pronuncia banalità… non può fermare la guerra… se ci provasse davvero, potrebbe diventare il nuovo JFK”. Così ha scritto in un post su Telegram riferendosi all’ex presidente Usa John Fitzgerald Kennedy assassinato a Dallas nel 1963.

Moldavia al voto per ballottaggio presidenziali: “Rischio di ingerenze russe”

Due settimane dopo la vittoria del “sì” al referendum sull’Ue, il capo di Stato uscente filo-occidentale Maia Sandu, 52 anni, che ha voltato le spalle a Mosca dopo l’invasione dell’Ucraina, affronta al ballottaggio Alexandr Stoianoglo, ex procuratore sostenuto dai socialisti filo-russi. I cittadini moldavi sono tornatialle urne domenica in un voto ampiamente minacciato dal rischio di ingerenza russa. Nonostante le ferme smentite del Cremlino, tutti gli analisti prevedono uno scontro serrato, come quanto avvenuto con le elezioni legislative in Georgia. Al primo turno del 20 ottobre scorso, Sandu ha ottenuto il 42,5% dei voti, ma il rivale di 57 anni, che ha raccolto quasi il 26% dei consensi, può contare sul sostegno di altri candidati di opposizione anch’essi filorussi.

Il Cremlino: “L’Ucraina sabota lo scambio di prigionieri di guerra”

La portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha dichiarato sabato che l’Ucraina sta essenzialmente sabotando il processo di scambio di prigionieri di guerra. Zakharova ha detto che il ministero della Difesa russo aveva offerto a Kiev di consegnare 935 prigionieri di guerra ucraini, ma che l’Ucraina ne aveva accettati solo 279. L’Ucraina non ha rilasciato alcun commento immediato.

Il Papa: la guerra in Europa ricorda i momenti bui della storia

Il Papa, in un messaggio a mons. Philippe Jourdan, vescovo di Tallinn, in occasione del 100.mo anniversario dell’erezione dell’Amministrazione apostolica dell’Estonia, parla della guerra tra Russia e Ucraina. “Auspico che, mentre i cattolici dell’Estonia cercano di costruire una società radicata nella pace, nella giustizia, nella solidarietà e nella dignità di ogni persona umana, collaborino sempre di più con gli uomini e le donne di altre confessioni cristiane nel rendere una testimonianza unita alle promesse di Dio. Ciò è particolarmente importante nel contesto dell’attuale guerra in Europa – scrive Papa Francesco -, che è fonte di profonda ansia e riecheggia tragicamente i momenti più bui degli anni passati”. Il Pontefice auspica anche che “i cristiani estoni, insieme a tutte le persone di buona volontà, tendano la mano dell’amicizia ai rifugiati e ai più vulnerabili dei nostri fratelli e sorelle”.

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