martedì, 5 Novembre, 2024
Attualità

Il Papa: “Bisogna attuare l’articolo 11 della Costituzione in tutto il mondo e bandire la guerra”

Nuovo appello del Pontefice nel corso dell’Angelus. L’invito ai fedeli: pregare per Valencia

In un tempo segnato da conflitti e tensioni in diverse aree del mondo, il Papa anche ieri ha ricordato l’importanza di bandire la guerra e di aprire le porte al dialogo. Le sue parole, pronunciate dopo il consueto Angelus domenicale in piazza San Pietro, sono risuonate come un appello alla responsabilità collettiva per un futuro di pace e riconciliazione. Per l’occasione Francesco ha rivolto un saluto speciale al gruppo di Emergency, presente in Vaticano, e ha lodato il loro impegno a ricordare un principio fondamentale della Costituzione Italiana: l’articolo 11, che afferma il ripudio della guerra da parte dell’Italia: “Ricordiamo questo articolo”, ha detto il Santo Padre che ha quindi rinnovato il suo appello per la pace, esprimendo il desiderio che il principio sancito dalla Costituzione del nostro Paese possa essere attuato “in tutto il mondo”. La guerra sia bandita e si affrontino le questioni con il diritto e i negoziati”, ribadendo la necessità di ricorrere al dialogo piuttosto che alle armi. Il Santo Padre ha successivamente rinnovato il suo appello per la pace in alcune delle regioni più sofferenti del mondo. Ha invitato i fedeli a pregare per la “martoriata Ucraina”, per il conflitto in Palestina e Israele, e per le situazioni di crisi in Myanmar e Sud Sudan.

Il Pontefice ha anche dedicato un pensiero speciale a Valencia e alle altre comunità della Spagna duramente colpite dalle alluvioni dei giorni scorsi. “Cosa faccio io per la gente di Valencia? Prego? Offro qualcosa? Pensate a questa domanda”, ha detto, invitando i fedeli a riflettere sulla propria solidarietà e a considerare come possono contribuire concretamente al sostegno di chi è in difficoltà.

Alla base dei comandamenti

Prima di dedicarsi al tema relativo alla guerra, il Vescovo di Roma ha guidato l’Angelus rivolgendosi ai fedeli con un messaggio centrato sull’amore e sul significato profondo della fede cristiana. Partendo dal Vangelo del giorno, il Papa ha riflettuto su una delle discussioni tra Gesù e gli scribi, dove uno di essi chiede al Messia quale sia il “primo di tutti i comandamenti”. La risposta di Gesù, ha spiegato il Papa, unisce due comandamenti fondamentali della legge mosaica: amare Dio e amare il prossimo. A questo punto Francesco ha sottolineato come questa risposta di Gesù rappresenti il cuore della fede e della vita cristiana. “Con la sua domanda, lo scriba cerca un principio fondamentale che sta alla base di tutti i comandamenti”, ha spiegato. Anche noi, come lo scriba, cerchiamo spesso di capire cosa sia essenziale nella nostra vita e nella nostra fede: “Gesù ci dà la risposta, unendo questi due comandamenti che sono i principali: amerai il Signore tuo Dio e amerai il tuo prossimo”.

L’amore autentico

Bergoglio ha anche evidenziato che l’amore è la radice di tutte le altre forze e convinzioni, come espresso nella sua enciclica Dilexitnos: “Il cuore è la fonte e la radice di tutte le altre forze”. Ha quindi messo in guardia dai pericoli di una fede limitata alle pratiche esteriori, spiegando che ciò che conta è la disposizione del cuore verso Dio e verso gli altri: “Il Signore verrà e ci chiederà anzitutto sull’amore: Come hai amato?”, facendo presente chetutte le nostre azioni devono essere animate dall’amore autentico. Il Santo padre ha successivamente invitato i fedeli a fare un esame di coscienza quotidiano per verificare se l’amore per Dio e per il prossimo è davvero al centro della propria vita: “La mia preghiera a Dio mi spinge ad andare verso i fratelli e ad amarli con gratuità?”.

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