In occasione della centesima ‘Giornata mondiale del risparmio’, che si celebrerà giovedì alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, emerge un quadro rassicurante sullo stato delle finanze delle famiglie italiane. Secondo un’indagine realizzata dall’Acri (Associazione delle fondazioni di origine bancaria e delle Casse di risparmio) e dall’Ipsos, quasi la metà delle famiglie italiane è in grado di risparmiare regolarmente, affrontando questa sfida “con meno ansie e preoccupazioni” rispetto al passato. Questa nuova tranquillità si riflette anche nella crescente fiducia nel poter gestire spese impreviste: un numero sempre maggiore di famiglie italiane ritiene di poter far fronte a una spesa straordinaria di grande entità grazie al proprio risparmio, mentre oltre tre famiglie su quattro si sentono in grado di sostenere una spesa imprevista di media entità. Questo dato, stabile rispetto agli anni precedenti, testimonia un ritorno alla serenità economica, che sembra finalmente consolidarsi dopo anni di incertezza.
L’indagine sottolinea come il risparmio sia un obiettivo comune per tutte le generazioni, ma con motivazioni e strategie diverse. Le generazioni più mature tendono a risparmiare con una visione di lungo termine, principalmente per tutelarsi da un futuro incerto e per essere pronte ad affrontare spese mediche o imprevisti importanti: il 61% risparmia per affrontare eventuali emergenze e il 50% per coprire possibili spese sanitarie. Questa fascia di popolazione, in genere più avversa al rischio, cerca sicurezza e stabilità finanziaria, risparmiando con costanza per proteggere il proprio benessere.
I giovani
I giovani, invece, mostrano un approccio più orientato al presente. La Generazione Z (nati tra il 1997 e il 2012) e i Millennials (nati tra il 1981 e il 1996) risparmiano principalmente per vivere esperienze e momenti di svago, come viaggi e attività di intrattenimento. Secondo i dati, il 28% della Generazione Z e il 29% dei Millennials risparmia con l’obiettivo di potersi permettere esperienze di vita piuttosto che accumulare beni materiali. Questo dato riflette una visione del risparmio più flessibile e dinamica, influenzata dalle trasformazioni sociali e dalla crescente importanza data alle esperienze rispetto al possesso. I giovani sono ben consapevoli delle differenze rispetto alle priorità economiche dei loro genitori: il 63% dei Gen Z e il 64% dei Millennials riconosce di avere obiettivi di risparmio diversi rispetto alla generazione precedente, mentre tra la popolazione generale questa consapevolezza si attesta al 56%. Il contesto macroeconomico e le incertezze globali, unite alla pressione di un mercato del lavoro instabile e alle sfide abitative, hanno spinto i giovani a rivalutare il proprio approccio finanziario. Sebbene meno orientati all’accumulo, continuano a risparmiare dove possibile, dimostrando un notevole grado di resilienza e adattamento.