Il Presidente cinese, Xi Jinping e il Primo Ministro indiano, Narendra Modi, hanno deciso, mercoledì, di migliorare la comunicazione e la cooperazione, risolvendo conflitti per rafforzare i legami compromessi dallo scontro del 2020. I due leader si sono incontrati al vertice BRICS in Russia, segnando il primo colloquio formale in cinque anni, simbolo di un recupero delle relazioni dopo la frattura diplomatica lungo la contesa frontiera himalayana. Nonostante le tensioni, India e Cina, due grandi economie mondiali entrambe potenze nucleari, mantengono forti legami commerciali. Questo riavvicinamento potrebbe favorire investimenti cinesi in India. I leader hanno incaricato i funzionari di stabilizzare i rapporti bilaterali. L’incontro a Kazan è seguito all’accordo sullo stallo militare nel Ladakh, sebbene i dettagli non siano stati divulgati. Xi ha sottolineato l’importanza di rafforzare comunicazione e cooperazione, mentre Modi ha insistito su pace, stabilità e rispetto reciproco. I rapporti erano tesi dal 2020 dopo lo scontro alla frontiera himalayana che causò la morte di 20 soldati indiani e quattro cinesi. Gli ultimi colloqui bilaterali risalgono all’ottobre 2019. Modi e Xi hanno parlato brevemente al G20 nel 2022 e al vertice BRICS nel 2023, ma senza accordi. Il leader cinese aveva saltato il vertice G20 in India, peggiorando le relazioni. Gli sforzi diplomatici sono aumentati dopo incontri ministeriali a luglio per allentare le tensioni al confine. L’India aveva condizionato il miglioramento dei legami a una soluzione dello stallo. Dopo gli scontri in Ladakh, Nuova Delhi ha intensificato i controlli sugli investimenti cinesi e bloccato voli e visti. A Kazan, il ministro indiano Misri ha espresso speranza per migliori relazioni, affermando che la pace al confine permetterà la normalizzazione dei rapporti.