Secondo i dati statali, in Pennsylvania, il Partito Democratico sta perdendo terreno rispetto al Partito Repubblicano. Influenti esponenti politici democratici stanno cambiando partito a un ritmo più che doppio rispetto a quelli repubblicani. Alla chiusura del periodo di iscrizione, conclusosi a mezzanotte di lunedì, sono stati conteggiati 9.088.583 elettori registrati, di cui 3.971.607 Democratici e 3.673.783 Repubblicani. Gli elettori indipendenti o di terze parti superano 1,4 milioni. I Democratici rappresentano circa il 44% degli elettori registrati, mentre i Repubblicani il 40%. Nel 2020, il vantaggio del partito dell’asinello era maggiore, ora ridotto a 297.824 elettori. Quest’anno, i Democratici hanno perso 257.281 elettori e i Repubblicani ne hanno guadagnati 428.537. La campagna di Trump ha accolto con favore questi dati, criticando l’organizzazione di Harris in Pennsylvania. Più Democratici che Repubblicani hanno cambiato affiliazione: 54.668 contro 25.634. A Philadelphia, 18.928 Democratici hanno cambiato partito rispetto a 3.401 Repubblicani. Le contee di Bucks e Allegheny mostrano tendenze simili. Crescono le preoccupazioni nel Partito Democratico per la campagna di Harris, con molti leader insoddisfatti, secondo Politico. Julie Chávez Rodriguez ha difeso l’operato, citando investimenti in pubblicità mirata. Bob Casey, senatore democratico, ha preso le distanze da Biden, sostenendo alcune politiche di Trump in un nuovo spot. Casey, al Senato dal 2007, affronta una difficile rielezione contro Dave McCormick. La gara presidenziale in Pennsylvania è serrata, con Fox News che segnala un vantaggio di Harris su Trump tra gli elettori registrati.