giovedì, 21 Novembre, 2024
Salute

“Le scelte alimentari possono compromettere la salute sessuale maschile”

Studio condotto dall’Università Telematica San Raffaele e dall’IRCSS San Raffaele di Roma

Le abitudini alimentari possono avere un impatto significativo sulla salute maschile, inclusa la sfera sessuale, secondo uno studio condotto dall’Università Telematica San Raffaele e dall’IRCSS San Raffaele di Roma, pubblicato sulla rivista ‘Frontiers in Nutrition’. La ricerca evidenzia come gli uomini tendano a preferire cibi ricchi di grassi e carni rosse o lavorate, e abbiano una propensione a consumare pasti in orari sfasati, velocemente e spesso fuori casa. Questi comportamenti, sebbene radicati anche in fattori biologici e culturali, possono avere ripercussioni negative sulla salute generale e sessuale maschile. Alessandro Palmieri, Presidente della Società italiana di andrologia e Professore di urologia all’Università Federico II di Napoli, ha spiegato come queste scelte alimentari siano in parte influenzate dal testosterone, che attiva nel cervello il sistema della dopamina, associato a sensazioni di forza e aggressività. Però una dieta eccessivamente ricca di carni rosse e grassi può aumentare il rischio di obesità, problemi cardiovascolari e altre condizioni che possono influenzare negativamente le relazioni intime e la funzione sessuale.

La dieta a base vegetale

In contrasto, una dieta più ricca di vegetali sembra essere protettiva per la salute sessuale maschile. Uno studio della New York University Grossman School of Medicine e della Harvard TH Chan School of Public Health, pubblicato su Cancer, ha rilevato che gli uomini che seguono una dieta prevalentemente vegetale mostrano un rischio ridotto di disfunzione erettile. Lo studio, condotto su oltre 3.500 uomini con una diagnosi di tumore alla prostata, ha evidenziato come una dieta ricca di frutta e verdura sia associata a punteggi migliori nella funzione sessuale, con incrementi dall’8% all’11% rispetto a chi consuma una maggiore quantità di carni rosse e latticini. Sono risultati che confermano ricerche precedenti che collegano una dieta a base vegetale a una riduzione del rischio di sviluppare tumori aggressivi alla prostata e a una migliore salute sessuale, anche in assenza di diagnosi oncologiche.

Gli integratori

Quando seguire una dieta equilibrata non è possibile, gli integratori alimentari possono fornire un supporto. Palmieri ha menzionato il drolessano, un nuovo integratore sviluppato dalla collaborazione tra i ricercatori della Sia e l’Istituto di Farmacologia Clinica dell’Università di Catanzaro. Questo integratore, formulato appositamente per la salute maschile, include ingredienti naturali come il licopene del pomodoro, il tè verde, il cardo mariano e il sul forafano dei broccoli, tutti noti per i loro effetti benefici sulla salute sessuale e la prevenzione del tumore alla prostata.

L’orario dei pasti

Oltre al tipo di alimenti, anche il momento in cui si mangia può influire sulla salute. Gli uomini, spesso definiti ‘late eaters’, tendono a consumare i pasti nelle ore serali, quando i livelli di cortisolo (l’ormone dello stress) sono più bassi, aumentando il rischio di obesità. Mangiare in orari non sincronizzati con il proprio ritmo biologico può alterare il metabolismo, evidenzia Palmieri. Per mantenere un peso sano, è importante consumare i pasti nella prima parte della giornata, quando il corpo ha una maggiore necessità energetica.

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