giovedì, 21 Novembre, 2024
Esteri

Cominciato il vertice dei Brics in Russia: “Processo di formazione di un ordine mondiale multipolare”

Premier indiano Modi incontra anche Xi Jinping

Il capo del Cremlino ha inaugurato il vertice dei Brics, a Kazan, in Russia, evidenziando come sia in corso il “processo di formazione di un ordine mondiale multipolare, un processo dinamico e irreversibile”. In questo senso Putin si è detto d’accordo con l’affermazione della responsabile della Nuova banca di sviluppo dei Brics, Dilma Roussef, secondo la quale “il dollaro viene usato come un’arma”, e ha dichiarato che si tratta di “un grosso errore”. Il summit di Kazan, sotto la presidenza di turno russa dei Brics, è considerato un’occasione per far avanzare la posizione del Cremlino che ha l’ambizione di competere con l'”egemonia” occidentale. I Paesi emergenti del Brics, come Cina e India, rappresentano il 35% del Pil mondiale e il 45% della popolazione. La Russia conta così di uscire dall’isolamento internazionale. Sono previsti infatti diversi incontri tra il presidente russo e suoi omologhi di paesi partecipanti al summit.

Guterres, domani primo incontro con Putin dal 2022

Anche il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, è arrivato in Russia per partecipare al vertice dei Brics. Accolto dal capo del parlamento della Repubblica russa del Tatarstan, Farid Moukhametchine, Guterres incontrerà “un gran numero di leader che parteciperanno al vertice”, ha fatto sapere il Palazzo di vetro. Il Cremlino ha annunciato per oggi, giovedi, un incontro con il presidente Vladimir Putin, il primo in Russia dall’aprile 2022.

Xi: no a escalation in Ucraina; calmare situazione

Il presidente cinese Xi Jinping ha dichiarato, di fronte al suo omologo russo durante il vertice a Kazan che “Il mondo sta subendo profondi cambiamenti, senza precedenti da un secolo a questa parte. La situazione internazionale è caotica. Ma sono fermamente convinto che la profonda amicizia che ha unito Cina e Russia di generazione in generazione non cambierà”, ha dichiarato Xi , aggiungendo che i legami tra Cina e Russia “hanno contribuito al benessere dei due popoli e hanno dato un contributo significativo alla difesa dell’equità e della giustizia internazionale”. Il colloquio con Xi è quello più atteso dalla comunità internazionale. “Dobbiamo rispettare i seguenti tre principi: nessuna espansione del campo di battaglia, nessuna escalation dei combattimenti e nessuna provocazione da entrambe le parti, al fine di calmare la situazione il piu’ rapidamente possibile”.

Premier indiano Modi incontra anche Xi Jinping

Il secondo incontro più atteso è quello con il primo ministro indiano Narendra Modi che oltre a Putin ha incontrato il presidente cinese Xi Jinping ieri nel loro primo incontro bilaterale da ben cinque anni. Così ha riferito un alto funzionario del ministro degli Esteri indiano Vikram Misri. L’India ritiene che il conflitto tra Russia e Ucraina debba essere risolto pacificamente e Nuova Delhi è pronta a svolgere qualsiasi ruolo per sostenere la pace e la stabilità, ha detto martedì il primo ministro Narendra Modi al presidente russo Vladimir Putin. “Oggi abbiamo un’altra opportunità per discutere di questi temi”, ha detto Modi.

Erdogan incontra Putin

Vladimir Putin ha incontrato anche il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Il leader turco è arrivato in Russia con una delegazione del governo, che comprende i ministri di Affari Esteri, Energia e Commercio e il capo dei servizi segreti turchi (Mit), Ibrahim Kalin. Recentemente, Ankara ha fatto sapere che intende entrare nei Brics pur rimanendo un membro della Nato.

Cremlino: “Ok adesione Turchia anche se nella Nato”

“Non ci sono obiezioni dal punto di vista dei Brics e dei principali approcci dei Brics”, ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov in un’intervista con Ntv. “L’attrattiva della cooperazione nel quadro dei Brics è che nessuno dice o l’uno o l’altro. Questa è una condizione che la Nato e l’Ue amano stabilire”, ha affermato Peskov, concludendo che “ciò rende i Brics un gruppo ancora più attraente per la cooperazione”.

Iran: Brics uniti contro l’Occidente che governa il mondo; porre fine alla guerra

Dopo che la Repubblica islamica dell’Iran è diventata un membro ufficiale dei Brics a partire dall’1 gennaio di quest’anno, ieri il presidente iraniano, Masoud Pezeshkian, è arrivato a Kazan per partecipare al vertice dell’organizzazione delle economie emergenti. Si tratta del primo incontro a cui l’Iran partecipa come membro ufficiale “al livello di capo di Stato”, ha ricordato da parte sua il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, aggiungendo che l’organizzazione “sta diventando gradualmente un nuovo polo globale, un gruppo di Paesi che si sono messi assieme per opporsi all’ordine occidentale che governa il mondo”.

Durante il suo discorso di apertura, il presidente iraniano Masoud Pezeshkian ha chiesto ai Paesi membri del gruppo Brics di aiutare a “porre fine alla guerra” a Gaza e in Libano. “Invito tutti i membri dell’influente gruppo Brics a usare tutte le loro capacita’ collettive e individuali per porre fine alla guerra a Gaza e in Libano”.

Ue: “I partecipanti premano su Putin per la fine della guerra”

“Confidiamo che tutti i partecipanti al vertice di Kazan utilizzino l’evento per fare pressione su Vladimir Putin affinché ponga fine alla guerra in Ucraina e si attenga alla Carta delle Nazioni Unite”. L’esortazione arriva da Peter Stano, portavoce esteri della Commissione europea, durante il briefing con la stampa a Bruxelles, ed è diretta ai Paesi con cui l’Ue ha rapporti bilaterali, specie quelli che sperano di entrare nell’Unione.

I Paesi candidati quali la Turchia, continua, “devono allinearsi in materia di sicurezza e politica estera”. Questo significa evitare il contatto con il presidente russo se vogliono progredire nel loro processo di adesione, spiega il portavoce. “L’allineamento coinvolge tutta la politica estera: è un criterio di lunga data nel processo di adesione e tutto ciò che questi Paesi stanno facendo viene valutato”, avverte.

L’Ue: “Uso improprio” dei Brics da parte del Cremlino

Commentando la presenza del segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, al forum di Kazan, il portavoce della Commissione si è detto certo che questi farà pressione su Putin affinché ritiri “immediatamente e senza condizioni” le sue truppe dai territori ucraini occupati.

L’Ue non commenta sulle dichiarazioni di intenti che emergono dal forum, aggiunge, ma ricorda che non ci si può fidare delle iniziative russe, perché il Paese non rispetta gli impegni presi quando persegue i propri interessi, come dimostra la storia recente. Non bisogna mettere in secondo piano la necessità di raggiungere una pace equa e giusta in Ucraina, che rimane “una priorità assoluta per noi e per la comunità internazionale”.

La linea dell’esecutivo Ue è quindi di condanna per “l’uso improprio” che il Cremlino sta facendo del forum dei Brics per “dimostrare di non essere isolata e di recuperare la credibilità perduta”. Sullo stesso presidente russo pende un mandato di arresto della Corte penale internazionale, continua il portavoce. “Agli alleati sottolineiamo ciò che comunque sanno: che Putin è alla guida di un Paese impegnato in un’invasione illegale, con conseguenze negative a livello globale, di cui gli stessi membri dei Brics subiscono le conseguenze”. Il gruppo è composto da Paesi con molti interessi diversi, continua Stano.

Nato: “Prove di presenza di truppe della Corea del nord in Russia”

La portavoce della Nato Farah Dakhlallah ha dichiarato che “Gli alleati hanno confermato le prove di uno schieramento di truppe della Repubblica Popolare Democratica di Corea in Russia. Se queste truppe fossero destinate a combattere in Ucraina, ciò segnerebbe una significativa escalation nel sostegno della Corea del Nord alla guerra illegale della Russia e un ulteriore segno delle significative perdite della Russia in prima linea. Ci stiamo consultando attivamente all’interno dell’Alleanza su questo tema, e il Consiglio Nord Atlantico riceverà un briefing dalla Repubblica di Corea e discuterà ulteriormente la questione presto”.

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