lunedì, 16 Dicembre, 2024
Esteri

Il Governatore della Fed, Waller, chiede “maggiore cautela” in vista dell’abbassamento dei tassi di interesse

Il governatore della Federal Reserve, Christopher Waller, ha segnalato, lunedì, che i futuri tagli dei tassi di interesse saranno meno aggressivi rispetto alla grande mossa di settembre, esprimendo preoccupazione per il fatto che l’economia potrebbe procedere a un ritmo più sostenuto del previsto. Il decisore politico ha indicato che “i dati segnalano che l’economia potrebbe non rallentare quanto desiderato”. “Sebbene non vogliamo reagire in modo eccessivo a questi dati o esaminarli – ha affermato Waller in un discorso preparato per una conferenza alla Stanford University – ritengo che la totalità dei dati indichi che la politica monetaria dovrebbe procedere con maggiore cautela sul ritmo dei tagli dei tassi rispetto a quanto necessario nella riunione di settembre”. Il Federal Open Market Committee, nella sua riunione di settembre, ha preso l’insolita decisione di abbassare il tasso di interesse di base di mezzo punto percentuale, o 50 punti base, a un intervallo obiettivo del 4,75%-5,0%. In passato, la Fed lo ha fatto solo in periodi di crisi. Insieme al taglio, i funzionari hanno indicato la probabilità di un altro mezzo punto tagliato negli ultimi due incontri del 2024, insieme a un altro punto percentuale intero di tagli nel 2025. Tuttavia, Waller non si è impegnato a seguire un percorso specifico. “Qualunque cosa accada nel breve termine – ha affermato – la mia linea di base prevede comunque una riduzione graduale del tasso di riferimento nel corso del prossimo anno”. Il mercato del lavoro ha registrato dati più solidi a settembre, dopo l’indebolimento registrato durante l’estate, l’indice dei prezzi al consumo è stato leggermente più alto del previsto e anche il PIL si è mantenuto solido. Nella revisione finale  della crescita del secondo trimestre, il Dipartimento del Commercio ha anche aumentato il livello di guadagno del reddito interno lordo al 3,4%, un aggiustamento di 2,1 punti percentuali rispetto alla stima precedente e più in linea con il PIL.

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