Quando si valorizza un territorio si valorizza anche il mondo della piccola impresa, dell’artigianato e dell’imprenditoria diffusa. È l’idea della Confederazione nazionale degli artigiani che aderisce ai programmi delle Capitali della cultura, che propongono il “Made in Italy dei nostri artigiani rappresenta un valore insostituibile nella valorizzazione del territorio e del Paese”. A spiegare la ragioni del progetto è il segretario generale della Cna Otello Gregorini, durante il convegno dedicato alle Capitali italiane della cultura, promosso da CNA nell’ambito del TTG Travel di Rimini.
Dagli artigiani impegno costante
“Noi siamo al fianco delle amministrazioni che potenziano i territori, perché gli artigiani e le micro, piccole e medie imprese sono le autentiche imprese del territorio, un territorio che non tradiranno mai”, ha sottolineato Gregorini, “Alle istituzioni promettiamo il nostro impegno costante. Con le nostre sedi siamo in tutta Italia e abbiamo già dimostrato con le Capitali della cultura il nostro livello di collaborazione istituzionale. Siamo conosciuti nel mondo per essere un Paese manifatturiero, ma non abbiamo buona parte delle materie prime e quindi sulle nostre produzioni incidono pesantemente le crescenti difficoltà geopolitiche. Nel turismo, però, la materia prima non ce la può togliere nessuno: le bellezze artistiche e storiche, la produzione di oggetti ‘belli e ben fatti’, l’enogastronomia di altissima qualità e la capacità ricettiva non può togliercele nessuno. L’Italia è un Paese straordinario e dobbiamo valorizzarlo al massimo”. “Dobbiamo puntare sul turismo a 360 gradi sfruttandolo con intelligenza e tenendo conto che sta diventando un’attività economica trainante”, ha concluso Gregorini, “Il turismo ha la possibilità di rafforzare ulteriormente il nostro Made in Italy che, come dimostra una nostra recentissima indagine è uno dei motivi di principale attrattività del Paese per i turisti stranieri”.
Pesaro, Agrigento e L’Aquila
Proprio nello stand Cna si è tenuto l’ideale passaggio di testimone tra Pesaro, Agrigento e L’Aquila, rispettivamente “Capitali” nel 2024, 2025 e 2026. All’iniziativa sono intervenuti, oltre al segretario generale Cna, l’ex sindaco di Pesaro e europarlamentare, Matteo Ricci; il sindaco di Agrigento, Francesco Miccichè; l’assessore alla cultura della città dell’Aquila, Ersilia Lancia; e il coordinatore di Pesaro 2024, Silvano Straccini. Matteo Ricci, in collegamento da Bruxelles, ha parlato dello straordinario risultato raggiunto dalla città che ha amministrato fino a qualche mese fa e di tutti gli effetti in termini di promozione del territorio, indotto economico e prestigio che Pesaro sta già raccogliendo e raccoglierà in futuro.
Proposte e progetti
Il coordinatore di Pesaro 2024, Silvano Straccini, ha ricordato il percorso di quest’anno da “capitale”: sinergie e collaborazioni attivate anche con le forze economiche e con la Cna, tra le prime associazioni ad aver aderito al progetto. Francesco Miccichè ha illustrato il progetto di Agrigento 2025 il prossimo anno, parlando della sua capacità di inclusione e di contaminazioni in un percorso che cercherà di far scoprire, oltre la Valle dei Templi, anche la città meno conosciuta. Già definito anche il programma di L’Aquila 2026, descritto con entusiasmo dall’assessore Lancia, un progetto inclusivo in grado di valorizzare tutte le realtà del territorio e di coinvolgere anche i centri che circondano la storica città abruzzese.