“Non ci sono prove che l’Iran abbia deciso di costruire un’arma nucleare e, qualora lo facesse, gli Stati Uniti e i loro alleati lo rileverebbero immediatamente”, ha dichiarato il direttore della CIA, William Burns. Alla conferenza sulla sicurezza Cipher Brief, Burns ha spiegato che l’Iran ha accumulato uranio arricchito vicino a livelli utilizzabili per armi, permettendogli di ottenere rapidamente materiale fissile per una bomba. Tuttavia, non ci sono prove che il leader supremo iraniano abbia ripreso il programma di armamento sospeso nel 2003. L’Iran ha potenziato il suo arsenale missilistico e, dal ritiro degli USA dal JCPOA nel 2018, è più vicino a produrre una bomba. Burns ha affermato che l’Iran potrebbe produrre materiale di qualità militare in poco più di una settimana, aumentando i rischi. Gli Stati Uniti stanno monitorando attentamente l’attività nucleare dell’Iran. Israele ha ottenuto successi tattici contro Hezbollah in Libano e ha ridotto la forza militare di Hamas. Tuttavia, combinare questi successi con una “diplomazia intelligente” è necessario per fermare i combattimenti. Burns ha avvertito del rischio concreto di un’escalation regionale, nonostante i leader di Iran e Israele non cerchino un conflitto totale. quest’ultima ha respinto due attacchi missilistici iraniani grazie alle sue difese aeree e ai servizi segreti, esponendo i limiti delle capacità militari dell’Iran, che comunque restano potenti. Burns ha elogiato i recenti sforzi della CIA per raggiungere i russi delusi sui social media, offrendo ai potenziali informatori un modo segreto per contattarli.