giovedì, 26 Dicembre, 2024
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Meloni: “Il 7 ottobre tra le pagine più drammatiche per Israele. Ricordare è il presupposto per la pace”

Papa: “Vergognosa incapacità della comunitàinternazionale nel raggiungere la pace”

Il 7 ottobre 2023 Israele ha vissuto una delle giornate più tragiche della sua storia. In occasione della cerimonia tenutasi ieri nella blindatissima Sinagoga di Roma per commemorare le vittime del massacro di un anno fa per via degli attacchi di Hamas, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha sottolineato la necessità di mantenere viva la memoria di quei tragici eventi: “Ricordare e condannare con forza ciò che è successo un anno fa non è un mero rituale, ma il presupposto di ogni azione politica per riportare la pace in Medio Oriente”, le parole del Premier che ha tenuto a precisare di come la reticenza nel riconoscere la gravità di tali atti tradisca un antisemitismo latente, “un fenomeno preoccupante che sta emergendo con sempre maggiore evidenza”. Importante, per il Primo Ministro non “dimenticare la disumana aggressione perpetrata un anno fa da Hamas” affinché nessuno si possa dimenticare del drammatico bilancio di vite umane stroncate in quel giorno. Le immagini di migliaia di civili uccisi e dei loro corpi oltraggiati, mostrati senza alcuna pietà, sono ancora vivide nella memoria collettiva. Il messaggio di Meloni ha anche rivolto un pensiero costante agli ostaggi, ancora trattenuti e lontani dalle loro famiglie, in attesa di poter tornare a casa.

Meloni nel corso del suo messaggio ha ribadito il legittimo diritto di Israele a difendersi e a garantire la sicurezza nei propri confini, ma ha anche evidenziato la necessità di rispettare il diritto internazionale umanitario durante le operazioni militari: “Non possiamo restare insensibili di fronte al tributo di vittime civili innocenti a Gaza”, ha detto, facendo presente che queste persone sono vittime due volte: prima del cinismo di Hamas, che le usa come scudi umani, e poi delle conseguenze delle operazioni militari israeliane.

“Serve il dialogo”

L’escalation regionale innescata dagli attacchi di Hamasrappresenta di certo una minaccia di sviluppi imprevedibili. Per questo Meloni ha invitato la comunità internazionale a lavorare per il dialogo e la de-escalation, dichiarando che l’Italia, come Presidente di turno del G7, continuerà a impegnarsi per un cessate il fuoco immediato a Gaza, il rilascio degli ostaggi israeliani e la stabilizzazione del confine israelo-libanese. Infine ha confermato il sostegno dell’Italia agli sforzi di mediazione in corso e il suo impegno per una soluzione politica duratura, basata sulla prospettiva dei due Stati, che rimane l’obiettivo finale per una pace stabile nella regione.

Anche il Papa ieri, per la ricorrenza del 7 ottobre, ha voluto dire la sua, con l’invio di una lettera ai cattolici della regionemediorientale, esprimendo il suo dolore: “Un anno fa è divampata la miccia dell’odio; non si è spenta, ma è deflagrata in una spirale di violenza”, ha scritto il Pontefice, che ha denunciato la “vergognosa incapacità” della comunità internazionale e delle maggiori potenze mondiali di fermare le armi e mettere fine alla guerra. Bergoglio ha sottolineato come il conflitto abbia continuato a mietere vittime innocenti, causando fiumi di sangue e lacrime, mentre la rabbia e il desiderio di vendetta crescono: “Pare che a pochi interessi ciò che più serve e che la gente vuole: dialogo e pace”. Ribadendo la sua condanna senza appello alla guerra, il Santo Padre ha ricordato che il ricorso alla violenza è una sconfitta dell’umanità, “che le armi non costruiscono il futuro,ma lo distruggono”.

Gli altri commenti

Il triste anniversario di 366 giorni fa è stato ricordato dalle più alte cariche dello Stato, a partire dal Presidente del Senato Ignazio La Russa che ha inviato al popolo di Israele la sua “sentita e profonda vicinanza”. Dal Sudamerica, dove è in visita, ha parlato del tema anche il Ministro degli Esteri Antonio Tajani: “L’Italia, come presidenza G7, è in prima linea contro ogni forma di antisemitismo e impegnata per arrivare a una soluzione di pace nella regione”, le sue parole. Per la Segretaria del Pd Elly Schleini palestinesi non possono subire una punizione collettiva per gli atti atroci di Hamas del 7 ottobre scorso, mentre per il leader del M5S Giuseppe Conte dopo un anno Italia e Unione europea “sono assenti ingiustificati per un’azione forte e autorevole affinché tacciano le armi e l’orrore con il cessate il fuoco e la soluzione due popoli-due Stati per Israele e Palestina”. “Chi vuole, come i terroristi di Hamas, cancellare Israele dalle carte geografiche va contrastato con ogni mezzo perché cerca di cambiare il corso della storia con la sopraffazione e l’annientamento di una Nazione democratica” il pensiero del Presidente del Cnel Renato Brunetta, presente anch’esso ieri al ghetto della Capitale. Durissima Mara Carfagna che ha definito il crimine di un anno fa come qualcosa di così disumano da scuotere le fondamenta stesse della nostra umanità: bambini decapitati, donne violate, corpi profanati, ostaggi esibiti come trofei di un’ideologia terrorista; 1.200 tra uomini, donne, anziani, bambini uccisi solo perché ebrei”.

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