Le epidemie di colera che stanno devastando Sudan e Nigeria presentano tassi di mortalità quasi tripli rispetto alla media globale, con un continuo aumento dei casi a causa dei conflitti e delle inondazioni che rendono difficile l’accesso alle cure. È questo l’allarme lanciato da Save the Children, che denuncia una situazione drammatica per migliaia di bambini, i più colpiti da questa crisi sanitaria. In Sudan, il tasso di mortalità ha raggiunto il 3,1% – ben oltre lo standard minimo dell’1% – con oltre 17.600 casi confermati e 546 decessi registrati tra il 22 luglio e il 29 settembre 2023, in 60 località di 10 stati. La situazione è aggravata dalle inondazioni, dalla contaminazione dell’acqua e dai 18 mesi di violenze che hanno decimato le strutture sanitarie del Paese, lasciando fuori servizio l’80% degli ospedali. La Nigeria, con un tasso di mortalità del 2,9%, sta affrontando una crisi analoga. A ottobre 2023, si sono contati oltre 450 casi di colera e 32 decessi, con i bambini che rappresentano il 37% dei casi confermati. Anche in questo caso, le inondazioni, che hanno colpito 29 dei 36 Stati, continuano a spingere migliaia di persone alla fuga, aggravando ulteriormente la situazione sanitaria.
Un continente devastato
Le epidemie di colera in Sudan e Nigeria si inseriscono in un quadro di crisi più ampio che sta coinvolgendo diverse nazioni dell’Africa occidentale, centrale ed orientale. Secondo le Nazioni Unite, nel 2024, le inondazioni hanno colpito oltre 4,4 milioni di persone in Africa occidentale e centrale e 2 milioni in Africa orientale. La contaminazione delle risorse idriche e il trattamento inadeguato delle acque reflue hanno accelerato la diffusione del colera, complicando gli sforzi di risposta delle organizzazioni umanitarie, in particolare nelle aree di conflitto come il Sudan. L’allarme per i bambini I bambini sotto i cinque anni sono le principali vittime di queste epidemie. In Sudan, Save the Children ha riportato che il 15% dei casi confermati e dei decessi riguarda proprio i più piccoli. La malnutrizione, diffusa tra i bambini, aggrava ulteriormente la loro vulnerabilità, rendendoli più esposti a complicazioni gravi e spesso fatali. “La mancanza di farmaci salvavita e la crisi alimentare stanno mettendo milioni di bambini a rischio” ha dichiarato Mohamed Abdiladif, Direttore nazionale ad interim di Save the Children in Sudan. “La maggior parte delle morti infantili per colera sono dovute a complicazioni legate alla malnutrizione e al collasso del sistema sanitario”.
La risposta di Save the Children
Save the Children sta cercando di rispondere a questa emergenza con interventi mirati sia in Sudan che in Nigeria. In Sudan, l’organizzazione sta monitorando la qualità dell’acqua e trattando le fonti idriche con cloro in diverse aree, tra cui lo Stato del Mar Rosso e quello di Gedaref. Inoltre, sta distribuendo beni di prima necessità e trattando i casi di colera nei centri di cura. In Nigeria, Save the Children è attiva negli Stati settentrionali di Adamawa e Yobe, dove sta fornendo beni essenziali agli sfollati, inclusi farmaci, kit per il trattamento del colera e rifornimenti d’acqua. Le campagne di sensibilizzazione sull’igiene e la disinfezione delle fonti idriche sono prioritarie per prevenire ulteriori contagi.
Le cause di queste gravi epidemie sono molteplici. Le inondazioni, sempre più frequenti e intense, sono una delle principali conseguenze del cambiamento climatico, mentre i conflitti armati continuano a impedire l’accesso alle cure e a danneggiare le infrastrutture sanitarie già fragili. Nel solo Sudan, la guerra civile ha distrutto gran parte del sistema sanitario, rendendo impossibile il trattamento di malattie prevenibili come il colera, il morbillo e la febbre dengue.
L’appello
Duncan Harvey, Direttore nazionale di Save the Children in Nigeria, ha sottolineato come l’epidemia sia prevenibile con infrastrutture adeguate e pratiche igieniche migliori: “Le inondazioni stanno peggiorando la situazione dei più vulnerabili, soprattutto dei bambini, e senza accesso a cibo e acqua potabile la malnutrizione e le malattie sono in crescita”. Save the Children ha lanciato un appello urgente ai governi e ai donatori internazionali affinché accelerino gli interventi per salvare la vita dei bambini e migliorino l’accesso ai servizi essenziali. Senza un’azione rapida e coordinata, il rischio di ulteriori decessi è alto, soprattutto tra le fasce più deboli della popolazione.