giovedì, 21 Novembre, 2024
Esteri

Israele attacca nel centro di Beirut. Scontri diretti con l’esercito libanese

Tajani: pronti a evacuare centinaia di italiani. Al G7 di Pescara conferenza umanitaria

Scende sul campo di battaglia anche l’esercito libanese che su un canale social annuncia di aver partecipato a combattimenti contro Israele. Il Libano ha anche chiesto l’assistenza diplomatica della Russia per porre fine al conflitto in Medio Oriente. Siamo in piena escalation e l’Idf, da parte sua, ha dichiarato di aver colpito il quartier generale dell’intelligence di Hezbollah a Beirut e di aver dato via libera a una serie di attacchi mirati alle postazioni del gruppo sciita nella capitale libanese. Mentre, in Medio Oriente, si moltiplicano i fronti della guerra di Israele contro tutti il Ministero degli Esteri italiano rende noto che “in una situazione sul terreno particolarmente complessa”, assieme al Ministero della Difesa, si sta adoperando “per favorire un aumento dei collegamenti in uscita da Beirut, inclusi voli charter e altre modalità.” Un primo gruppo di italiani, circa 180 persone, è già stato assistito. Il ministro Tajani, inoltre, ha deciso “di aprire il G7 Sviluppo di Pescara del 22 ottobre con una conferenza internazionale umanitaria sul Medio Oriente, per far fronte in particolare alla difficile situazione in Libano e a Gaza”. Saranno presenti le agenzie dell’Onu, la società civile e le associazioni di categorie. Intanto l’Iran ha accusato proprio il G7 di essere “parziale e irresponsabile” riguardo la condanna degli attacchi di Israele in Libano.

L’Idf chiede evacuazione dal sud Libano

L’esercito israeliano ha chiesto ai residenti di 25 località del Libano meridionale di evacuare immediatamente. Nell’elenco delle zone da abbandonare c’è Nabatieh, una delle città più grandi del Libano meridionale. Lo ha comunicato Avichay Adraee, portavoce arabo dell’esercito israeliano. I militari riferiscono di avere ucciso nell’ultima giornata circa 60 membri di Hezbollah e di avere colpito oltre 200 obiettivi del gruppo in Libano. L’Idf precisa in particolare che durante la notte circa 15 agenti di Hezbollah rintanati nel municipio di Bint Jbeil, nel sud del Libano, sono stati uccisi in un attacco aereo israeliano. Secondo l’Idf, i jet hanno colpito il municipio di Bint Jbeil in un’operazione congiunta con la 36esima Divisione, dopo che alcuni agenti di Hezbollah erano stati identificati nella zona. E’ stata annunciata anche l’uccisione “del terrorista Rawhi Mushtaha, capo del governo di Hamas nella Striscia di Gaza”. L’ Idf ha dichiarato che Mushtaha è stato ucciso insieme con i funzionari Sameh Al-Siraj, che ricopriva la carica di responsabile della sicurezza nell’ufficio politico di Hamas, e Sami Odeh, capo del “meccanismo di sicurezza generale”. Secondo Israele, Hamas sta nascondendo le sue perdite “per impedire il crollo del morale e di operatività dei suoi terroristi operativi”.

Voci e smentite sui funerali di Nasrallah

Continuano a circolare notizie contrastanti sui funerali di Hassan Nasrallah previsti per oggi, ma il gruppo libanese Hezbollah ha smentito la notizia del funerale del suo segretario generale. I media ufficiali iraniani hanno anche riferito che la Guida suprema iraniana, l’Ayatollah Khamenei, guiderà la preghiera del venerdì a Teheranquesta settimana, in coincidenza con la cerimonia commemorativa del martire e portabandiera della resistenza, Sayyed Hassan Nasrallah. La data del funerale di Nasrallah, assassinato venerdì scorso non è stata quindi annunciata ufficialmente dal partito sciita.

Oltre 1 milione di sfollati

Sono circa un milione e 200mila le persone che hanno dovuto lasciare le proprie case in conseguenza dei bombardamenti e delle incursioni di Israele in Libano: lo ha riferito in serata il governo di Beirut. Della situazione si è parlato anche al Consiglio di sicurezza dell’Onu. Hadi Hachem, incaricato del ministero degli Esteri libanese, ha detto che il suo Paese resta favorevole alla proposta di tregua di 21 giorni con Israele avanzata da Stati Uniti e Francia. Secondo Hachem, l’offensiva di Israele ha causato “danni immensi” ed “è falso che i raid sono limitati”.

Ucciso Azis Salha

Aziz Salha, uno degli autori nel 2000 del linciaggio di Ramallah, è stato ucciso in un bombardamento aereo israeliano nel centro della Striscia di Gaza. Il linciaggio nella città della Cisgiordania fu un violento episodio che avvenne alla stazione di polizia di el-Bireh, dove una folla palestinese fece irruzione uccidendo e mutilando due militari israeliani. Salha era diventato famoso dopo essere stato fotografato mentre agitava le sue mani coperte di sangue. Arrestato e condannato all’ergastolo, venne però rilasciato nel 2011. L’opinione pubblica israeliana fu sconvolta dalla brutalità dell’episodio.

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