Venerdì, l’ex presidente Donald Trump ha incontrato, per la prima volta in cinque anni, il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy. Durante l’incontro, il tycoon ha criticato l’impeachment del 2019 e ha promesso che, se rieletto, lavorerà per porre fine al conflitto tra Russia e Ucraina con un accordo vantaggioso per entrambe le parti. “Ci impegneremo a fondo per risolvere questa situazione – ha dichiarato Trump accanto a Zelenskyy – Deve finire. Ha attraversato l’inferno. Il suo Paese ha attraversato l’inferno”. Trump ha affermato di avere buoni rapporti sia con Zelenskyy che con Putin. Il candidato repubblicano alla presidenza ha definito la guerra un “rompicapo complicato” e ha detto che è “troppo presto per dire” cosa comporterebbe un accordo equo. Prima dell’incontro, Trump aveva criticato l’impeachment del 2019, nato da una telefonata con Zelenskyy in cui chiedeva un’indagine su Joe Biden e suo figlio Hunter. Funzionari come Bill Taylor hanno affermato che il tycoon ha bloccato gli aiuti all’Ucraina a causa delle sue richieste. “Era una bufala democratica, che abbiamo vinto,” ha detto Trump, che è stato assolto dal Senato. Anche Zelenskyy ha affermato che l’ex presidente non ha fatto nulla di sbagliato. Il loro ultimo incontro risale al settembre 2019, a margine dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Trump ha espresso fiducia nel poter porre fine alla guerra, mantenendo tuttavia un atteggiamento evasivo nel sostegno all’Ucraina. “Ogni volta che Zelenskyy viene negli Stati Uniti, se ne va con 100 miliardi di dollari – ha affermato il tycoon – Ma siamo bloccati in quella guerra, a meno che io non sia presidente. Lo farò negoziare”. Se le elezioni del 2024 portassero a un Congresso diviso, potrebbe essere difficile approvare ulteriori aiuti poiché molti repubblicani hanno criticato i pacchetti precedenti.