Il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha proposto, lunedì, di vietare l’uso di software e hardware cinesi nei veicoli connessi sulle strade americane per motivi di sicurezza nazionale. Questa mossa impedirebbe l’ingresso di auto e camion cinesi nel mercato statunitense, costringendo le principali case automobilistiche a rimuovere componenti cinesi dai veicoli venduti negli USA. L’amministrazione Biden ha espresso preoccupazioni sulla raccolta di dati e sulla possibile manipolazione straniera dei sistemi di navigazione da parte di veicoli cinesi connessi. A febbraio, la Casa Bianca ha ordinato un’indagine in merito.
prove di malware cinesi
I divieti proposti impedirebbero ai produttori cinesi di testare auto a guida autonoma sulle strade statunitensi e si estenderebbero anche ai veicoli prodotti dalla Russia. La proposta prevede che i divieti sul software entrino in vigore nel 2027, mentre quelli sull’hardware si applicherebbero dal 2030 o gennaio 2029. Le regole coprirebbero tutti i veicoli su strada, escludendo i mezzi agricoli o minerari non utilizzati su strade pubbliche, così come droni e treni. La segretaria al Commercio, Gina Raimondo, ha dichiarato che il dipartimento sta agendo “prima che i fornitori, le case automobilistiche e i componenti legati alla Cina o alla Russia diventino comuni e diffusi”. La norma equivarrebbe a vietare tutti i veicoli fabbricati in Cina, consentendo alle case automobilistiche cinesi di richiedere “autorizzazioni specifiche” per esenzioni. Gli Stati Uniti hanno ampie prove del posizionamento di malware da parte della Cina in infrastrutture critiche americane, ha dichiarato il consigliere per la sicurezza nazionale, Jake Sullivan. Il portavoce del Ministero degli Esteri cinese, Lin Jian, ha esortato Washington “a rispettare i principi di mercato e a fornire alle aziende cinesi un ambiente commerciale aperto, equo, trasparente e non discriminatorio. La Cina salvaguarderà fermamente i suoi legittimi diritti e interessi”.
