Una bomba piazzata sul ciglio della strada ha colpito, domenica, un convoglio di diplomatici stranieri in visita nel nord-ovest del Pakistan, provocando la morte di un agente di polizia della scorta. Zahidullah Khan, poliziotto del distretto di Swat, ha dichiarato che i diplomatici si dirigevano verso un resort turistico quando un ordigno esplosivo improvvisato ha colpito un furgone della polizia che scortava il convoglio. L’esplosione ha causato la morte immediata di un agente e il ferimento di altri tre. I diplomatici erano in visita nella valle dello Swat su invito della camera di commercio locale. Mohammad Ali Gandapur, vice ispettore generale della polizia di Swat, ha confermato che tutti gli ambasciatori stranieri sono al sicuro e che gli aggressori avevano preso di mira un veicolo della polizia. Tra i passeggeri del convoglio c’erano gli ambasciatori di Indonesia, Portogallo, Kazakistan, Bosnia-Erzegovina, Zimbabwe, Ruanda, Turkmenistan, Vietnam, Iran, Russia e Tagikistan. La polizia ha immediatamente predisposto misure di sicurezza per gli ambasciatori, che sono stati tratti in salvo e trasferiti a Islamabad. Il Ministero degli Esteri pakistano ha espresso le proprie condoglianze alle famiglie delle vittime e ha confermato che tutti i membri del corpo diplomatico sono tornati sani e salvi a Islamabad. Anche il presidente pakistano Asif Ali Zardari ha condannato l’attacco, dichiarando che “gli elementi terroristici sono nemici non solo del paese e della nazione, ma dell’umanità stessa”. Nessuno ha ancora rivendicato la responsabilità dell’attacco. Le forze antiterrorismo pakistane mantengono una forte presenza nella valle dello Swat, da tempo focolaio di insurrezione militante islamista che ha intensificato gli attacchi dalla fine del 2022 dopo aver rotto un cessate il fuoco con il governo.
