Un senatore democratico ha aspramente criticato l’amministrazione Biden-Harris per aver ostacolato le richieste di informazioni riguardanti i tentativi di assassinio dell’ex presidente Trump e i potenziali errori commessi dai servizi segreti. Richard Blumenthal, senatore del Connecticut e presidente della sottocommissione permanente sulle indagini (PSI), ha accusato il Dipartimento per la Sicurezza Interna (DHS) di “negligenza” per aver resistito alle richieste di documenti e prove necessarie. Blumenthal ha manifestato profonda delusione e rabbia per la mancata collaborazione del DHS, annunciando la possibilità di procedere con citazioni in giudizio. Anche il senatore Ron Johnson, repubblicano del Wisconsin e membro del PSI, ha condiviso le critiche, evidenziando la mancanza di trasparenza del DHS. Johnson ha espresso la speranza che il presidente del PSI, Gary Peters, democratico del Michigan, sia altrettanto preoccupato. Ha descritto la risposta irrispettosa del DHS a una lettera inviata, che ha provocato l’indignazione sia di Peters che di Blumenthal. Un portavoce del DHS ha risposto affermando che l’agenzia è impegnata a collaborare alle indagini, fornendo al Senato briefing, documenti e interviste necessarie. Domenica, al Trump International Golf Club in Florida, il Secret Service ha aperto il fuoco dopo aver avvistato un sospettato armato, Ryan Wesley Routh, che è stato immediatamente arrestato. L’HSGAC e il PSI avevano già avviato un’indagine su un precedente tentativo di assassinio avvenuto a Butler, in Pennsylvania, e la scorsa settimana hanno ricevuto un briefing dal direttore ad interim dei servizi segreti, che li ha lasciati insoddisfatti.