L’ufficio del procuratore degli Stati Uniti a New York City ha annunciato l’arresto di Sean “Diddy” Combs. Il rapper è stato fermato al Park Hyatt Hotel sulla West 57th Street, dove risiedeva da settimane. Il procuratore Damian Williams ha confermato l’arresto da parte degli agenti federali. L’atto d’accusa sarà reso pubblico nel corso della giornata. L’avvocato di Combs, Marc Agnifilo, ha espresso delusione, sottolineando che il rapper 54enne aveva collaborato con l’indagine e si era trasferito volontariamente a New York in previsione delle accuse. “Combs è un’icona della musica, imprenditore, uomo di famiglia e filantropo – ha dichiarato Agnifilo – Non è un criminale”.
Le accuse
Il rapper era stato accusato, precedentemente, di violenza sessuale e cattiva condotta. L’ex fidanzata Cassie Ventura lo aveva citato in giudizio per anni di abusi. La causa era stata risolta il giorno successivo, senza rivelare i termini dell’accordo. Altre persone, tra cui Dawn Richard, avevano intentato cause legali accusandolo di violenza e abusi. Combs aveva sempre negato le accuse, definendole “affermazioni disgustose” per ottenere denaro. A maggio era emerso un video che mostra il rapper aggredire Cassie. In seguito, Combs si era scusato su Instagram, ammettendo il comportamento inescusabile. Dawn Richard aveva dichiarato di aver partecipato a “feste alimentate dalla droga” e di aver visto ragazze minorenni ubriache abusate sessualmente. A marzo, gli investigatori federali avevano perquisito le case di Combs a Miami e Los Angeles. Il rapper, noto anche come Puffy, Puff Daddy e Love, ha fondato Bad Boy negli anni ’90 ed è riconosciuto come un pioniere dell’hip-hop. Rodney “Lil Rod” Jones, un produttore dell’ultimo album di Combs, ha dichiarato che il rapper lo avrebbe costretto ad assumere prostitute e a partecipare ad atti sessuali.