Il Capo dello Stato Sergio Mattarella ha inviato un messaggio alla Presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, Chiara Gribaudo, in occasione della presentazione della relazione della Commissione. Le parole di Mattarella sottolineano con forza la gravità del problema delle morti e degli incidenti sul lavoro nel Paese, definendoli “un’intollerabile offesa per la coscienza collettiva”. Nel messaggio, il Capo dello Stato ha espresso la sua profonda preoccupazione per il continuo verificarsi di episodi tragici in ambito lavorativo, affermando che lo svolgimento di un’attività lavorativa, che contribuisce al progresso materiale o spirituale della società, non dovrebbe mai mettere a rischio l’integrità fisica e morale dei lavoratori. “La sicurezza nel lavoro”, ha ricordato Mattarella, “è condizione necessaria per rendere effettivo il diritto fondamentale e inalienabile alla salute, tutelato dalla Costituzione”. Il Presidente ha quindi ribadito l’importanza di adottare misure adeguate che rendano i luoghi di lavoro sicuri, privi di pericoli, e in linea con quanto sancito dalla Carta Costituzionale.
Profonda riflessione
Le parole di Mattarella giungono in un contesto di profonda riflessione nazionale, in particolare a seguito della recente tragedia ferroviaria di Brandizzo, in cui hanno perso la vita cinque operai. Il Presidente ha voluto esprimere la sua vicinanza ai familiari delle vittime, alcuni dei quali erano presenti all’iniziativa odierna, e ha esteso il suo pensiero a tutte le famiglie che hanno subito una perdita a causa di incidenti sul lavoro.
La Relazione della Commissione d’inchiesta, secondo Mattarella, potrà rappresentare un contributo importante per accrescere la consapevolezza del problema e fornire strumenti utili per migliorare la sicurezza sui luoghi di lavoro. Inoltre il Capo dello Stato ha sottolineato che l’impegno delle istituzioni e delle parti sociali “non sarà mai sufficiente”, invitando a un rafforzamento della collaborazione per prevenire ulteriori tragedie.