giovedì, 21 Novembre, 2024
Economia

Confcommercio: “Cala a luglio l’indice di disagio sociale”

A luglio 2024 il Misery Index Composito (l’indicatore del disagio sociale causato dalla disoccupazione estesa tra disoccupati, sottoccupati, cassaintegrati e scoraggiati) si è attestato a 10,4, un valore che non si vedeva da luglio 2007. È un dato che rappresenta una riduzione di sette decimi di punto rispetto a giugno, segnalando un miglioramento delle condizioni economiche generali del Paese. La diminuzione del MIC è il risultato di due fattori principali: il calo della disoccupazione estesa, scesa al 7,2%, e il rallentamento della crescita dei prezzi dei beni e servizi ad alta frequenza d’acquisto, che ha registrato un tasso dell’1,8%, in diminuzione rispetto al 2,0% del mese precedente. Luglio 2024 ha segnato un importante aumento dell’occupazione, con 56.000 nuovi posti di lavoro creati rispetto al mese precedente. Questo incremento ha portato il totale degli occupati a superare la soglia dei 24 milioni di persone, un risultato storico per il mercato del lavoro italiano. Parallelamente, si è registrato un forte calo del numero di persone in cerca di occupazione, con una riduzione di 107.000 unità rispetto a giugno.

Questi movimenti nel mercato del lavoro hanno contribuito a far scendere il tasso di disoccupazione ufficiale al 6,5%, un livello che non si raggiungeva da oltre 15 anni. Tuttavia, è aumentato il numero degli inattivi, con 73.000 persone in più che hanno smesso di cercare lavoro, una dinamica che merita attenzione per le implicazioni a lungo termine sul mercato del lavoro.

Ammortizzatori sociali in aumento

Nonostante i segnali positivi, un indicatore preoccupante è l’aumento delle ore autorizzate di cassa integrazione, che a luglio hanno raggiunto poco meno di 35,3 milioni, a cui si aggiungono oltre 1,3 milioni di ore per assegni erogati dai fondi di solidarietà. Questo rappresenta un incremento sia rispetto al mese precedente sia rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, suggerendo che alcune aziende continuano a fare affidamento su misure di sostegno per affrontare difficoltà produttive. In termini di Unità di lavoro standard (Ula), l’aumento delle ore di Cig e Fis ha comportato un incremento delle ore effettivamente lavorate rispetto a giugno, segnalando una dinamica contrastante tra aumento dell’occupazione e persistenza di difficoltà in alcuni settori.

Un altro aspetto positivo è la tendenza al rientro dei prezzi dei beni e servizi ad alta frequenza d’acquisto. A luglio, questi hanno registrato una variazione annua dell’1,8%, in calo di due decimi di punto rispetto a giugno. Le stime preliminari per agosto suggeriscono un ulteriore rallentamento, con una variazione prevista all’1,1%, segnalando un possibile allentamento della pressione inflazionistica su questi beni essenziali.

Prospettive future

Nonostante i segnali positivi, le prospettive per i mesi autunnali restano incerte. Il ritorno del MIC a valori storicamente bassi e la moderazione delle sue componenti principali rendono difficile immaginare un ulteriore ridimensionamento dell’area del disagio sociale, calcolata attraverso questo indicatore. Inoltre, la crescente domanda di ore di integrazione salariale e la difficoltà nel ridurre l’inattività potrebbero indicare un peggioramento del mercato del lavoro nei prossimi mesi.

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