martedì, 17 Dicembre, 2024
Esteri

Zelensky: “Rispondere al terrore”. Accordi tra India e Russia per aggirare sanzioni occidentali

Ucraina: 53 morti a Poltava, 7 a Leopoli

Sale a 53 il numero dei morti dell’attacco su Poltava, definito “deplorevole” da Joe Biden; ma continuano le ricerche tra le macerie. Nuovo attacco russo su Leopoli causa almeno 7 morti e oltre 50 feriti. Zelensky lavora al cambio di esecutivo dopo le dimissioni di 9 ministri, tra cui Kuleba, agli esteri. La Turchia di Erdogan parteciperà ai Brics. la Russia potrebbe aggirare le sanzioni occidentali attraverso l’India.

A Poltava 53 morti ma ancora persone sotto le macerie

Mentre i soccorritori continuano a scavare tra le macerie, dove si stima ci potrebbero essere ancora tra le 5 e le 15 persone seppellite, è salito a 53 il numero ufficiale delle vittime del doppio attacco russo martedì a Poltava. Lo riportano i servizi di emergenza ucraini come scrive Ukrainska Pravda.

7 morti nell’attacco a Leopoli

A queste si aggiungono le sette vittime, tra cui tre bambini, dell’attacco sferrato ieri dai russi contro la città di Leopoli con dozzine di droni Shahed-131/136 e 13 missili. La difesa aerea ucraina è riuscita a distruggere 29 bersagli aerei. Il sindaco di Leopoli, Andriy Sadovyi, ha reso noto con un post sui social con allegata foto della famiglia colpita dalla tragedia, che quattro delle vittime nell’attacco russo erano una madre e tre figlie. “Dopo l’attacco di oggi, l’unica persona in questa foto che è sopravvissuta è l’uomo. – scrive – La madre Yevheniya e le sue tre figlie, Yaryna, Daryna ed Emiliya, sono state uccise. In piedi sullo sfondo c’è Yaryna Bazylevych. Aveva 21 anni. Yaryna lavorava nel nostro ufficio per ‘Youth Capital 2025”.

Zelensky: “rispondere al terrore”

Il presidente Volodymyr Zelensky, su X, ha aggiunto che oltre 30 persone sono rimaste ferite nei raid che hanno preso di mira e danneggiato edifici residenziali, scuole e strutture mediche. Esplosioni sono state sentite fino a Kiev, Sumy, Lutsk e Rivne. Attaccata anche la città di Kryvyi Rih, nell’oblast di Dnipropetrovsk, dove almeno cinque civili sono rimasti feriti. “I nostri servizi di emergenza sono sul posto e stanno facendo tutto il necessario per eliminare le conseguenze dell’attacco. Tutti i feriti stanno ricevendo l’assistenza richiesta”, ha aggiunto Zelensky, che ha quindi ribadito l’appello ai suoi alleati affinché consegnino all’Ucraina ulteriori armi a lungo raggio per “rispondere al terrore” e “prevenire tali attacchi terroristici russi sulle città ucraine”.

Donetsk, ombe ucraine su mercato, 3 morti e 5 feriti

Nel frattempo proiettili di artiglieria si sono abbattuti sul mercato Sokol nel distretto di Kirovsky nella città di Donetsk. Tre persone, due uomini e una donna, sono rimaste uccise e cinque ferite in un bombardamento ucraino sullo stesso mercato, secondo quanto riferisce Denis Pushilin, il capo dell’omonima repubblica autoproclamata filorussa.

Biden: attacco “deplorevole” su Poltava

“Condanno questo attacco deplorevole nei termini più forti possibili”, ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, riguardo al raid russo che ha colpito un centro di addestramento militare e un ospedale a Poltava, nell’Ucraina centrale, uccidendo più di 50 persone. “Questo attacco è un tragico promemoria dei continui e oltraggiosi tentativi di Putin di spezzare la volontà di un popolo libero. Ma per due anni e mezzo il popolo ucraino è rimasto indomito. E gli Stati Uniti continueranno a stare al suo fianco, anche fornendo i sistemi di difesa aerea e le capacità di cui ha bisogno per proteggere il Paese”. Il presidente americano ha ribadito che “la Russia non prevarrà in questa guerra. Il popolo ucraino prevarrà. E in questo giorno tragico, e ogni giorno, gli Stati Uniti sono al suo fianco”. Governo ucraino verso il rimpasto: “serve nuova energia” Negli ultimi due giorni 9 ministri del governo ucraino hanno presentato le dimissioni. “Come promesso, questa settimana è previsto un importante rimpasto di governo. Più del 50% del personale del governo sarà cambiato”, ha scritto su Telegram il portavoce del presidente, David Arakhamia. Il rimpasto, che ha coinvolto anche il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba, è stato spiegato come un bisogno di “nuova energia”, dal presidente Volodymyr Zelensky. “Tutti questi passi sono collegati a rafforzare il nostro stato in varie aree. Sono grato ai ministri ed all’intero team di governo che per quattro anni e mezzo ha lavorato per l’Ucraina e per il bene degli ucraini”

Zelensky ha cambiato diversi collaboratori dall’inizio del conflitto, silurando il suo ministro della Difesa lo scorso settembre dopo una serie di scandali di corruzione e, più recentemente, sostituendo il suo comandante supremo in seguito alle battute d’arresto sul campo di battaglia.

Kuleba si dimette da ministro degli Esteri

Tra i dimissionari, quello che ha colpito di più la stampa internazionale è il ministro degli esteri ucraino. “La Verkhovna Rada (il parlamento ucraino, ndr) ha ricevuto una dichiarazione dal Ministro degli Affari Esteri dell’Ucraina sulle sue dimissioni”, ha scritto il capo della Camera, Ruslan Stefanchuk, sul suo account Facebook, annunciando che le dimissioni saranno discusse in una delle prossime sessioniplenarie del Parlamento. Secondo Fonti citate dal quotidiano Ukrayinska Pravda il governo sta preparando altri licenziamenti, ma che il primo ministro Denis Shmygal rimane in carica. Il posto di Kuleba, invece, potrebbe essere dato al primo vice ministro degli Esteri Andrei Sibiga.

“Verso accordi su revoca divieti attacchi dentro Russia”

Prima di annunciare pubblicamente le dimissioni, tuttavia, Kuleba ha lasciato un’ultima dichiarazione in un’intervista alla Cnn, come riporta Ukrinform. L’Ucraina, ha detto, sta finalizzando gli accordi con i suoi partner sulla revoca dei divieti di lanciare attacchi a lungo raggio contro obiettivi militari all’interno della Russia utilizzando armi occidentali. Secondo l’alto diplomatico, la capacità dell’Ucraina di colpire obiettivi militari in profondità in Russia e la riduzione della capacità della Russia di effettuare attacchi aerei contro l’Ucraina dipendono da Stati Uniti, Regno Unito, Francia e Germania.

Lavrov su missili Usa: “Non scherzate con nostre linee rosse”

Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, invece, dopo che ieri alcuni funzionari statunitensi citati dalla Reuters avevano parlato di un possibile accordo per fornire a Kiev nuovi missili per i jet F-16 capaci di colpire in profondità il territorio russo, ha commentato: “Non scherzate con le nostre linee rosse”. Gli americani “sanno bene dove sono queste linee”, ha sottolineato Lavrov in un’intervista alla televisione Rossiya-1.

Secondo Lavrov, gli americani “sono ossessionati dalla lotta per il potere, i Democratici vogliono mostrarsi più duri dei Repubblicani e viceversa, ma per ora tutto questo porta una escalation maggiore, come minimo”. Ma ormai gli Stati Uniti “hanno superato il limite che si erano posti”, ha proseguito il capo della diplomazia russa, e ora “sono incitati” ad andare avanti, dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che “lo vede chiaramente e ne approfitta”.

Erdogan sarà al summit Brics in Russia

Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan “Dal 20 al 24 ottobre (Erdogan) sarà a Kazan”, al prossimo vertice dei Brics in programma in Russia. Lo hanno confermato fonti della presidenza della Repubblica turca all’emittente Haberturk, dopo che ieri Mosca aveva anticipato la presenza del leader turco al vertice dell’organizzazione delle economia emergenti di cui fanno parte Brasile, Cina, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Etiopia, India, Iran, Russia e Sudafrica. Il portavoce del partito di Erdogan, Akp, aveva già confermato due giorni fa l’intenzione della Turchia di entrare a fare parte dei Brics.

Canale segreto Russia-India per tecnologie belliche

Il Financial Times, che cita documenti governativi trapelati e fonti anonime, ha rivelato che la Russia avrebbe creato un canale commerciale segreto per acquisire dall’India componenti elettronici fondamentali per la guerra in Ucraina. Nonostante le sanzioni impediscano alla Russia di accedere all’elettronica essenziale prodotta all’estero, l’esercito russo fa ancora affidamento su componenti occidentali per missili, droni e apparecchiature per la guerra elettronica. Secondo quanto riferito dal FT, il rapporto di Ved MMKP illustra nel dettaglio i piani per effettuare transazioni tramite un “sistema di pagamento chiuso tra aziende russe e indiane” per eludere il controllo occidentale.

A ottobre del 2022 il Consorzio per l’attività economica estera e la cooperazione interstatale internazionale nell’industria (Ved MMKP), con sede a Mosca, riferì al Ministero dell’Industria e del commercio russo che avrebbe potuto spendere 82 miliardi di rupie (976.650 dollari) per componenti precedentemente acquistati tramite i Paesi occidentali. Questi componenti, tra cui parti per “telecomunicazioni, server e altre apparecchiature elettroniche complesse”, hanno applicazioni sia civili che militari, il che li rende soggetti ai controlli occidentali sulle esportazioni. Un funzionario occidentale anonimo ha definito il consorzio una probabile “facciata” per l’intelligence russa.

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