sabato, 23 Novembre, 2024
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Ricordando Gaber a due passi dal Colosseo. “E pensare che c’era il pensiero”

Prosegue, fino al 22 settembre 2024, la kermesse musicale Jazz&Image a cura dell’Associazione Culturale Suond Image, con la direzione artistica dell’Alexanderplatz di Eugenio Rubei. Nella splendida cornice del Parco del Celio, a due passi dal Colosseo, già dallo scorso 21 giugno, si alternano gli artisti di questa nuova edizione 2024. Un festival dedicato a tutti gli appassionati di jazz, uno spazio aperto, con grande qualità artistica e con musicisti. Sarà possibile anche cenare, degustando prodotti di alta qualità con vista sul Colosseo.

Luca Martella interpreta “Giorgio Gaber…e pensare che c’era il pensiero“

Domenica 15 settembre, alle ore 19.00, sarà il turno dell’attore Luca Martella che con il suo nuovo spettacolo propone una rivisitazione dei brani più celebri del Teatro-Canzone selezionati dal vasto repertorio teatrale di Gaber-Luporini, in un susseguirsi di monologhi e canzoni che spaziano da: Mi fa male il mondoFalso contattoIncontriL’OdoreGli InutiliLo shampooDestra-SinistraIo non mi sento ItalianoQualcuno era comunistaLa razza in estinzioneL’AmericaLa LibertàLa Torpedo Blù.

Due ore di performance intensa e coinvolgente

Saranno due ore di performance intensa e coinvolgente. Martella si farà interprete del pensiero, le emozioni, i dubbi, la poesia, la sottile ironia, la rabbia, la denuncia, la speranza, facendo danzare le parole di un tempo al ritmo dell’oggi. L’Attore stesso spiega le motivazioni che lo hanno condotto ad occuparsi proprio del Signor G“Il Teatro-Canzone di Gaber-Luporini è sempre stato un punto di riferimento per me, già dai tempi dell’Accademia… e poi se guardate bene il mio profilo… c’è una certa somiglianza con Gaber… con questo naso al piede… che da sempre mi precede”.

Il pubblico potrà cenare degustando prodotti di alta qualità con vista sul Colosseo, ammirando l’attore che si abbandona al personaggio del Signor G, a quell’ “uomo senza qualità” in grado di dipingere con pennellate sottili lo spirito della sua epoca e della nostra epoca.

In una società ormai naufragata per la perdita dei valori fondamentali della vita, Martella invita ancora una volta, a riflettere. Durante lo spettacolo, il  fraseggio con i musicisti, il Maestro Massimiliano Staderini al Pianoforte, Mauro Delorenzi al Basso, Maurizio Brioni alla Batteria, Giancarlo Martella alla Chitarra, Matteo Martella al Sax, come per un affiatamento antico, accorda pause ai monologhi incalzanti e nello stesso tempo cortocircuita il pubblico con un movimento che concede spazi angusti alla distrazione.

L’intento – spiega Luca Martella – è quello di riuscire a concatenare il palcoscenico alla vita reale, il copione teatrale al copione di vita, come se l’uno fosse da stimolo all’altro consentendo un’esplorazione utile a portare consapevolezza e guarigione! Insomma, Martella si fa portavoce, voce, palpito, battito d’ala, si fa canzone, urlo, dolore, ci fa ridere, ci fa commuovere, ci prende per mano, ci porta, ci trasporta da un tono all’altro, ci infiamma, ci emoziona… trasmettendoci le sue convinzioni e quelle del Signor G.

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