Lunedì, un giudice federale del distretto orientale del Texas ha temporaneamente bloccato un programma dell’amministrazione Biden che permetteva agli immigrati irregolari sposati con cittadini statunitensi di richiedere la green card senza lasciare il Paese. Denominato “Keeping Families Together”, il programma offriva una forma di sollievo legale chiamata “libertà vigilata” ai coniugi irregolari di cittadini americani che potevano dimostrare di aver vissuto negli USA ininterrottamente per almeno 10 anni e soddisfare vari altri requisiti.
Sospensione temporanea
Normalmente, gli immigrati irregolari sposati con cittadini statunitensi devono lasciare il Paese per richiedere la green card e, successivamente, la cittadinanza, rischiando una separazione di anni o addirittura permanente dalle loro famiglie. La “libertà vigilata” avrebbe permesso loro di presentare domanda senza dover lasciare gli Stati Uniti. La Casa Bianca ha stimato che 500.000 persone avrebbero potuto beneficiare del programma. Tuttavia, venerdì, i procuratori generali repubblicani del Texas e di altri 15 stati hanno intentato una causa per fermare il programma, portando alla sospensione temporanea da parte del giudice. Il procuratore generale del Texas, Ken Paxton, ha dichiarato che il programma “viola direttamente le leggi create dal Congresso”. Per il giudice distrettuale J. Campbell Barker, le rivendicazioni degli stati “sono sostanziali e meritano un esame più approfondito di quanto la corte abbia potuto fare fino ad oggi”. Barker ha ordinato al governo di interrompere la concessione della libertà vigilata nell’ambito del programma. Gli immigrati possono ancora presentare domanda, ma le loro richieste non saranno elaborate finché la sospensione non sarà revocata. Gli stati che hanno intentato la causa sono stati assistiti da America First Legal, un gruppo fondato e guidato da Stephen Miller, ex consigliere senior del presidente Donald Trump e architetto di molte delle sue politiche sull’immigrazione.