“Non c’è nessuna possibilità che il governo cada”. Chiaro il messaggio lanciato ieri dal leader di Forza Italia Antonio Tajani che nel corso di un’intervista rilasciata a Rtl 102.5 ha smorzato le polemiche in seno alla maggioranza sul tema dello Ius Scholae, argomento ‘sponsorizzato’ dagli azzurri, ma avverso a Fratelli d’Italia e Lega, assolutamente contrari (almeno in questa legislatura) all’idea di concedere la cittadinanza italiana ai minori che, pur non essendo nati da genitori italiani, abbiano comunque trascorso una parte significativa della loro vita e del loro percorso educativo in Italia, integrandosi nel tessuto sociale e culturale del Paese.
Nessun litigio
Insomma, la materia è sì delicata, ma non da mettere in crisi l’esecutivo Meloni: “Ognuno è libero di fare delle proposte, di avere delle idee nell’ambito di un dibattito. Non siamo un partito unico: rivendico il diritto di dire ciò che ritengo giusto per tutelare gli interessi del nostro Paese poi possono esserci idee differenti ma io non litigo con nessuno”. Il Vicepremier ha giurato fedeltà agli alleati: “Ognuno ha le proprie idee, nessuno può darci ordini e noi non dobbiamo dare ordini agli altri”. Il tema della cittadinanza, comunque, potrebbe essere ‘sfiorato’ nel corso della riunione di maggioranza prevista per venerdì 30 agosto: “Si tratta di un argomento”, le parole di Tajani, “che di certo andrà affrontato, ma non è la priorità”. Già, perché il tempo stringe e l’incontro con Meloni e Salvini sarà l’occasione per parlare della manovra finanziaria: “Abbiamo la possibilità di fare una manovra che punti sulla crescita e lì dobbiamo concentrare i nostri sforzi con l’obiettivo di aiutare le piccole e medie imprese”.
Il nome giusto
Nel corso della riunione del 30 agosto si potrebbe parlare anche della candidatura di Raffaele Fitto come prossimo Commissario europeo per l’Italia: “Sono favorevole a questa idea”, ha precisato Tajani, “sono stato il primo a sostenere che Fitto è il miglior commissario possibile che possa avere l’Italia in questo momento perché ha una grande esperienza europea. Non andrà lì a fare l’apprendista, andrà a svolgere un ruolo politico operativo all’interno della Commissione”.
Nel corso dell’intervista, il numero uno di FI ha escluso categoricamente, per in futuro, di un governo composto insieme o al Movimento 5 Stelle o al Partito democratico: “Questo non accadrà mai. Io voglio fare vincere il Centrodestra. Non è solo una questione di Forza Italia: io lavoro affinché’ il Centrodestra possa allargare i propri confini e non lasciare spazio alla Sinistra su alcune grandi questioni, dalla cittadinanza ai diritti”.
Autonomia per tutti
Uno degli argomenti più trattati in questa stagione estiva riguarda l’autonomia differenziata, votata da Forza Italia “lealmente” perché era nel programma di governo e fortemente sponsorizzata dalla Lega: “Ma”, puntualizza Tajani, “deve essere un’autonomia che garantisce tutti i cittadini italiani, dal Nord al Sud. Per questo abbiamo chiesto che prima vengano approvati i Lep (i livelli essenziali delle prestazioni, ndr) e poi si applichi l’autonomia differenziata”.
Occhio al Medioriente
Da Ministro degli Esteri, Tajani si è soffermato anche sulla crisi in Medioriente: “La situazione è molto complicata. Ho parlato a lungo con il ministro degli Esteri dell’Iran, invitandolo a lavorare per una de-escalation, vista l’influenza che hanno nell’area, per convincere Hezbollah a ridurre le attività militari e a lavorare per la pace. Siamo tutti impegnati a favore del cessate il fuoco che è l’elemento chiave. La diplomazia sta lavorando, ma non è un’attività facile; speriamo che prevalga il buon senso e che si trovi una mediazione tra le parti”.