Miglialia di scout si sono riuniti a Verona, in questi giorni, per la Route Nazionale delle Comunità Capi 2024: sono più di 18mila le capo e i capi dell’Agesci (Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani) che, tra l’altro, compie 50 anni e che il Presidente Mattarella ha voluto salutare con un messaggio dove si legge: “La nostra società deve molto al movimento, per il costante impegno educativo verso giovani e giovanissimi, per il vissuto di solidarietà, per l’esperienza di libertà di cui è espressione, per la sensibilità testimoniata e fatta crescere nei confronti della madre Terra.” E ancora: “Avete offerto un contributo significativo ai valori essenziali della comunità nazionale raccolti nella nostra Costituzione, a partire da quelli della partecipazione e della coesione: meritano impegno in questo tempo di cambiamento.”
Quattro giorni veronesi
Quattro giorni, che si conclucono oggi, durante i quali sono stati proposti oltre 60 tra incontri, approfondimenti, momenti di formazione e dibattiti, con lo scopo di analizzare la realtà dei giovani di oggi e definire le sfide e il percorso dell’Associazione per i prossimi anni. Le “Route nazionali” precedenti si sono tenute nel 1979 a Bedonia (Parma) e nel 1997 ai Piani di Verteglia (Avellino) e hanno rappresentato momenti di snodo dell’Associazione, che oggi conta più di 180mila iscritti, tra capi e ragazzi. A fare da collante il tema della felicità, che rappresenta oggi una scelta politica forte, controcorrente rispetto al negativismo e ai segnali di crisi e sfiducia, e che ritorna anche nel titolo di questo appuntamento: “Generazioni di felicità”.
Nuovi contenuti per l’educazione
“Numerosi sono gli obiettivi di questo incontro – hanno spiegato Roberta Vincini e Francesco Scoppola, presidenti del Comitato nazionale Agesci – dal coinvolgere i capi dell’Associazione in un’esperienza fortemente motivante che possa regalare un tempo di qualità, nuove energie, nuove parole, nuovi contenuti per l’educazione; all’offrire un’occasione unica di confronto sugli orientamenti educativi e sociali attuali; dal valorizzare il contributo dei 50 anni di storia dell’Agesci e posizionare l’Associazione nella società e nella Chiesa come attore importante di cambiamento nel presente; all’identificazione di nuove risposte, nuovi equilibri e nuovi assetti di fronte alle sfide educative attuali.”
Innumerevoli attività per la città
L’incontro è stato programmato nel 50esimo anno dalla fondazione dell’Agesci. “Da cinquant’anni – scrive l’Associazione – le capo e i capi si appassionano alla bellezza del servizio e accompagnano le nuove generazioni alla realizzazione di sé come donne e uomini, attraverso il gioco, l’avventura e la strada.” In ognuno di questi giorni, nell’ambito di un percorso collettivo chiamato “Tracce”, circa 9.000 capo e capi scout al giorno hanno avuto la possibilità di conoscere da vicino Verona e le sue più significative realtà di volontariato territoriali, con la possibilità di effettuare attività di servizio o di ascoltare testimonianze di valore, grazie all’aiuto di 140 volontari ex capi scout e oltre 100 associazioni e realtà veronesi. Tra l’altro sono state organizzate attività di pulizia dei parchi e degli spazi cittadini (tra cui Nuovo Parco San Giacomo, Giardini Baden-Powell, Parco Santa Teresa,) con PlasticFree e Cittadinanza Attiva Verona Ripuliamoci. Attività con persone fragili o in difficoltà insieme a Gli Orti di San Giuseppe ODV, Milonga Coop Sociale, Caritas Diocesana Veronese – Casa Accoglienza il Samaritano, La Genovesa Coop Sociale Onlus, Centro Accoglienza Minori, Fondazione Fevoss – Bazar Solidale e Ospedale Santa Giuliana – Istituto Sorelle della Misericordia, Isolina, Exodus, Comunità dei Giovani, AVIS Aps. Attività con persone anziane grazie alla Fondazione Oasi – Al Baran, all’Istituto Assistenza Anziani e alla Casa-famiglia Anziani Maria Brunetta; e ancora attività con giovani e adolescenti insieme a Famiglie per la Famiglia Fondazione ETS, Istituto Don Mazza, Casa Braccia Aperte Caritas Verona, Salvagente APS; Oltre il Confine; Agaras Amici di Andrea, AIPSIM e con persone disabili insieme alla Fondazione di Culto e Religione Piccolo Rifugio, l’Officina dell’AIAS – Coop. Sociale, Centro Polifunzionale Don Calabria, Cooperativa Sociale Cercate.