lunedì, 16 Settembre, 2024
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Droni ucraini sulla Russia, 11 miravano a Mosca. Medvedev: “Nessun dialogo”. Premier cinese in Russia per ampliare cooperazione

Guerra giunta a punto morto secondo esperti del Pentagono

Abbattuti 69 droni e 3 missili lanciati sull’Ucraina. Dall’altro lato le autorità russe affermano di averne distrutti 11 in direzione di Mosca, 23 nella regione di Bryansk e 6 su quella di Belgorod. Kiev ratifica Statuto di Roma, passo verso adesione Ue. Medvedev: “non ci sarà nessun negoziato”. La Cina rafforza i rapporti con la federazione russa, Qiang Li a Mosca.

Colpito sistema russo difesa aerea a Rostov

Lo Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine su Telegram, ha annunciato che “Le unità della Marina ucraina, in collaborazione con altri elementi delle Forze di Difesa, hanno colpito una posizione del sistema di difesa aerea S-300 vicino a Novoshakhtinsk. Secondo i risultati del controllo oggettivo, sono state osservate esplosioni nei punti di mira designati. L’accuratezza dell’attacco è in corso di verifica”. Le forze russeutilizzano i sistemi S-300 per attaccare le città ucraine, distruggendo edifici residenziali e colpendo la popolazione.

Tre missili e 69 droni russi sull’Ucraina

Le forze russe hanno infatti lanciato la notte tra martedi e mercoledi 3 missili e 69 droni sull’Ucraina, ha reso noto su Telegram l’Aeronautica militare ucraina. 66 droni sono stati messi fuori combattimento. Cinquanta abbattuti su un’area di 14 regioni, inclusa quella di Kiev, e 16 invece sono stati intercettati con contromisure elettroniche. I russi hanno lanciato inoltre 2 missili balistici Iskander-M/KN-23 dalla regione di Voronezh e un missile guidato X-59/X-69 dalla regione di Kursk, che è stato distrutto. Nella mattinata di mercoledi un altro drone russo ha sorvolato la regione di Cherkasy ma non è chiaro se sia stato abbattuto.

Droni ucraini sulla Russia

Il ministero della Difesa russo ha reso noto ieri quello che è uno dei più grandi attacchi ucraini con droni verso la Russia dall’inizio del conflitto: 45 droni lanciati nella notte dall’Ucraina.Tra questi, 23 droni sono stati distrutti sulla regione di Bryansk, sei sono stati abbattuti sul territorio della regione di Belgorod, tre sulla regione di Kaluga e due sulla regione di Kursk. Undici puntavano direttamente su Mosca. Sui social sono stati condivisi vari filmati che mostrano l’attacco e gli abbattimenti.

Sindaco Mosca: “Uno dei più grandi attacchi”

Il sindaco della capitale russa, Sergei Sobyanin, ha dichiarato: “Questo è uno dei più grandi tentativi di attacco mai effettuati contro Mosca con i droni”, ha detto Sobyanin in una dichiarazione su Telegram. Almeno tre aerei sono stati abbattuti nel distretto di Podolsk, nel sud della regione di Mosca, senza causare feriti o danni.

Riaprono aeroporti Mosca

Nel frattempo l’ente di controllo dell’aviazione Rosaviatsia ha reso noto che gli aeroporti di Vnukovo, Domodedovo e Zhukovsky sono tornati alle normali operazioni dopo che erano state imposte restrizioni temporanee dalle 2.31 ora di Mosca alle 6.30 dopo un attacco ucraino. Non ci sono state restrizioni presso il principale aeroporto di Sheremetevo.

Kiev ratifica Statuto di Roma

Intanto continua anche la guerra diplomatica. La Verkhovna Rada, ovvero il Parlamento di Kiev, ha ratificato ieri con 281 voti a favore lo Statuto di Roma, riconoscendo la giurisdizione della Corte penale internazionale (Cpi), che era stato già firmato il 20 gennaio 2000, ma non ancora ratificato. Si tratta di unpasso fondamentale nel percorso verso l’adesione all’Unione europea per il governo ucraino.
A ratifica avvenuta, con l’entrata in vigore dello statuto di Roma, l’Ucraina potrà partecipare all’Assemblea degli Stati che fanno parte della Cpi, acquisirà la piena titolarità nella Corte penale internazionale e nominerà il proprio candidato alla carica di giudice. Avrà inoltre il potere di influenzare l’elaborazione delle modifiche allo Statuto di Roma, approvare la distribuzione del bilancio della Cpi al fine di garantire un’adeguata indagine sui crimini russi in Ucraina, e parteciperà alle elezioni dei giudici e di altri funzionari eletti, tra cui quella del procuratore della Cpi.

Russia, elezioni rinviate in 7 comuni regioni

“La Commissione elettorale centrale ha appoggiato la proposta della commissione elettorale della regione di Kursk di rinviare le elezioni in sette comuni”, si legge in un comunicato ufficiale rilasciato dalle autorità elettorali russe. Il voto dei sette comuni della regione era previsto per l’inizio di settembre.

Guerra giunta a punto morto secondo esperti del Pentagono

L’agenzia di stampa Bloomberg, che cita l’agenzia di intelligence del dipartimento della Difesa statunitense riporta che il Pentagono ritiene la guerra tra Russia e Ucraina giunta a un punto morto. Né l’Ucraina né la Russia hanno gli asset per lanciare una grande offensiva l’uno contro l’altro, secondo gli esperti dell’intelligence militare. Specialmente Kiev non dispone di una quantità di munizioni sufficiente per eguagliare la capacità della Russia di lanciare circa 10.000 pezzi di artiglieria al giorno, neanche dopo che il Congresso degli Stati Uniti ha sbloccato nuovi aiuti militari in aprile. Le truppe ucraine possono condurre operazioni difensive, ma non saranno in grado di lanciare una controffensiva su larga scala per almeno altri sei mesi, afferma il Pentagono.

Medvedev: no trattative fino a sconfitta nemico

”Non ci sarà più alcun negoziato fino a quando il nemico sarà completamente sconfitto”. Lo ha affermato il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev, dicendo che finora si sono svolti ”inutili colloqui di pace proposti dalla comunità internazionale e imposti al regime di Kiev con prospettive e conseguenze poco chiare”.
Dmitry Medvedev ha scritto sul canale Telegram che la Russia non condurrà alcun negoziato con Kiev dopo l’attacco dell’Ucraina alla regione di Kursk, ritenendo una “trappola negoziale” un eventuale dialogo in determinate circostanze.

Enfasi Usa su minaccia nucleare per ampliare arsenali

Gli Stati Uniti “hanno costantemente enfatizzato la cosiddetta minaccia nucleare cinese, che non è altro che una scusa per spostare la responsabilità del disarmo nucleare, espandere il suo arsenale nucleare e cercare un vantaggio strategico schiacciante”. Mao Ning, portavoce del ministero degli Esteri cinese ha commentato così un piano Usa che ristruttura la strategia di deterrenza americana per concentrarsi sulla presunta espansione dell’arsenale nucleare della Cina che, secondo il New York Times, è stato approvato ieri dal presidente americano Joe Biden.

Cina: ‘Pronti a più cooperazione, verso nuova era rapporti’

La Cina ha invece l’obiettivo di “spingere a un nuovo livello per una nuova era la partnership strategica globale di coordinamento tra Cina e Russia” ha affermato il premier Li Qiang, durante una visita a Mosca per la 29esima riunione dei capi di governo dei due Paesi, legati da una “partnership senza limiti”. La Cina, ha affermato Li Qiang secondo l’agenzia Xinhua, è “pronta a lavorare con la Russia per rafforzare la cooperazione concreta e a tutto campo”.

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