Navi della guardia costiera cinese e filippina si sono scontrate, lunedì mattina, nel conteso Mar Cinese Meridionale. Entrambe le parti si accusano reciprocamente per la collisione avvenuta presso Sabina Shoal, un atollo conteso nelle isole Spratly, rivendicato anche da Vietnam e Taiwan. Non sono stati segnalati feriti. La guardia costiera cinese ha accusato le Filippine di aver deliberatamente fatto schiantare una delle loro navi contro una loro imbarcazione. “La parte filippina è interamente responsabile della collisione – ha detto il portavoce Gan Yu – Avvertiamo la parte filippina di interrompere immediatamente la sua violazione, altrimenti ne sopporterà le conseguenze”.
Manovre illecite
La task force nazionale filippina ha affermato che le navi BRP Bagacay e BRP Cape Engaño hanno incontrato “manovre illecite e aggressive” da parte cinese mentre erano in rotta verso le isole Patag e Lawak. La collisione tra le imbarcazioni ha creato un buco di 5 pollici sul ponte della nave filippina. Sedici minuti dopo, la BRP Bagacay è stata speronata due volte da un’altra nave avversaria. “La Guardia costiera filippina rimane ferma nella sua responsabilità di garantire la sicurezza del nostro dominio marittimo – ha affermato Gan – la Cina rivendica la “sovranità indiscutibile” sulle isole Spratly, note in cinese come isole Nansha, inclusa Sabina Shoal. La guardia costiera cinese – ha aggiunto – ha adottato misure di controllo contro la nave filippina in conformità con la legge”. Sabina Shoal, situata a circa 87 miglia a ovest della provincia filippina di Palawan, è diventata un nuovo focolaio nelle controversie territoriali tra Cina e Filippine. La Cina è in conflitto con molti paesi dell’area Asia-Pacifico per le sue vaste rivendicazioni marittime, tra cui quasi tutto il Mar Cinese Meridionale, una via d’acqua strategica e ricca di risorse che Pechino ha delimitato con una linea a 10 trattini sulle mappe ufficiali.