Da lunedì 19 a giovedì 22 agosto si terrà l’attesa Convention nazionale democratica a Chicago che dovrebbe condurre la vicepresidente degli Stati Uniti, Kamala Harris, ad accettare formalmente la nomination dem alle presidenziali di novembre. Brad Bannon, stratega democratico, sondaggista e presidente di Bannon Communications Research, sostiene che Harris dovrà capitalizzare “l’entusiasmo crescente degli elettori”. “Dopo che Biden ha deciso di farsi da parte – ha affermato – Kamala ha svolto un lavoro eccellente: ha raccolto fondi rapidamente, ha rafforzato la sua posizione per la nomination e anche la scelta di Walz si è dimostrata popolare”. Bannon ha anche affermato che Harris, probabilmente, pur mantenendo una linea simile a quella di Biden e alle sue politiche, imporrà una campagna più aggressiva rispetto a quella dell’attuale Presidente degli Stati Uniti. “Biden si è presentato come una forza calmante in una nazione divisa – ha affermato – Harris adotterà un approccio molto più aggressivo”. “I sondaggi indicano che i democratici hanno già introdotto con successo la vicepresidente – ha affermato Max Burns, fondatore di Third Degree Strategies – Preparatevi a un DNC che somiglierà più a una festa che a una noiosa convention politica”. Kaivan Shroff, stratega democratico, ha sottolineato che la campagna Harris-Walz deve focalizzarsi sul futuro e sull’impatto delle loro proposte, piuttosto che sui risultati passati. “Sentiremo parlare dei successi dell’amministrazione Biden-Harris, ma non basta – ha dichiarato – Gli elettori sono più interessati al futuro che al passato”. Ha inoltre evidenziato l’importanza di bilanciare correttamente tra i risultati ottenuti e le prospettive future.