La piattaforma mediatica X ha annunciato, sabato, la chiusura immediata delle sue operazioni in Brasile, attribuendo la decisione a “ordini di censura” del giudice brasiliano Alexandre de Moraes. X, di proprietà del miliardario Elon Musk, accusa Moraes di aver minacciato segretamente di arresto un rappresentante legale dell’azienda in Brasile, qualora non avesse rispettato gli ordini di rimozione di specifici contenuti dalla piattaforma. L’ex twitter ha pubblicato immagini di un documento, presumibilmente firmato da Moraes, in cui si dichiara che Rachel Nova Conceicao, rappresentante di X, sarebbe stata soggetta a una multa giornaliera di 20.000 reais (circa 3.653 dollari) e a un mandato d’arresto se la piattaforma non avesse ottemperato agli ordini del giudice. In precedenza, Moraes aveva ordinato a X di bloccare alcuni account durante un’indagine sulle “milizie digitali” accusate di diffondere notizie false e messaggi di odio durante il governo dell’ex presidente Jair Bolsonaro. All’inizio dell’anno, Moraes ha aperto un’inchiesta su Musk dopo che il miliardario aveva dichiarato l’intenzione di riattivare gli account che il giudice aveva ordinato di bloccare, definendo le decisioni del giudice “incostituzionali”. Nonostante le contestazioni iniziali, i rappresentanti di X hanno dichiarato alla Corte Suprema brasiliana che la piattaforma avrebbe rispettato le sentenze legali. Ad aprile, gli avvocati di X in Brasile hanno attribuito a “difetti operativi” il mancato blocco degli utenti. In un post su X sabato, Musk ha definito Moraes una “totale vergogna per la giustizia” e ha dichiarato che la società non avrebbe potuto accettare le “richieste di censura segreta e di consegna di informazioni private” del giudice.