Prosegue l’offensiva di Kiev nella regione del Kursk. Evacuazioni in corso nella regione di Belgorod, al confine. Il Cremlino promette “una dura risposta”. Putin fa sapere che “in queste condizioni un negoziato è impossibile”.
Belgorod: “Evacuate 11.000 persone”
È in corso l’evacuazione di almeno undicimila residenti dal distretto di confine russo di Krasnoyaruzhsky nella regione russa di Belgorod a causa dell’ “azione del nemico”. Il confine amministrativo dI Krasnoyaruzhsky si trova a poco più di 20 chilometri a sud della zona dove le truppe ucraine hanno fatto irruzione nella regione di Kursk.
Fino a domenica, il Ministero russo per le situazioni di emergenza aveva stimato che fossero 84.000 le persone evacuate dalla regione di Kursk dopo l’attacco delle forze ucraine, che secondo varie fonti avrebbero già cominciato a fortificarsi in territorio russo. Ieri la massima autorità del distretto ha dichiarato che “Degli 11.500 abitanti che prima vivevano nella zona, 11.000 se ne sono andati”, aggiungendo che circa 500 impiegati dell’amministrazione “rimangono al loro posto di lavoro”.
Putin: ” Kiev non riuscirà a dividere il popolo russo”
l’agenzia Interfax riporta che Vladimir Putin ha affermato ieri che le forze russe stanno avanzando lungo tutta la linea di contatto con quelle ucraine, e che il principale compito ora per il ministero della Difesa è respingere le forze ucraine fuori dal territorio russo. Putin ha poi continuato con queste parole Con l’offensiva in territorio russo, l’Ucraina punta a “seminare discordia e disaccordi, intimidire le persone, rovinare l’unità, ma la risposta dei cittadini russi è il sostegno unanime per le persone colpite e per l’esercito”. Secondo il presidente russo “i tentativi di Kiev di destabilizzare i territori russi di confine potrebbero estendersi presto alla regione di Bryansk”, e quindi “dobbiamo prepararci per scenari diversi”.
Accuse di terrorismo nucleare e uso di armi chimiche
Intanto, la portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova, ha accusato l’Ucraina di “terrorismo nucleare” per un incendio avvenuto ieri nelle torri di raffreddamento della centrale di Zaporizhzhia, che secondo la Russia è stato provocato da un bombardamento delle forze di Kiev. Mosca ha detto che chiederà all’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) di “indicare il responsabile del bombardamento”, perché “un ulteriore silenzio su questo argomento non farà altro che esagerare il senso di impunità di Kiev”.
Il governatore di Kursk, Alexei Smirnov, , ha accusato le forze ucraine di avere usato armi chimiche nella loro avanzata. Parlando in videoconferenza in un incontro con il presidente Vladimir Putin, Smirnov ha affermato che alcuni “agenti di polizia e il capo di una comunità rurale sono rimasti intossicati” dopo essere stati colpiti dall’artiglieria ucraina nel distretto di Belovo. Avrebbero quindi usato “armi chimiche”, riporta la Tass.
“Kiev attacca per migliorare posizione negoziale”
Kiev ha respinto i colloqui di pace, sostiene Putin, per poter attaccare il territorio russo con il supporto dell’Occidente e migliorare così la sua posizione negoziale. Il presidente russo Vladimir Putin durante la videoconferenza con i responsabili del comitato di sicurezza ha affermato che “Sta diventando ovvio e chiaro il motivo per cui il regime di Kiev ha respinto le nostre proposte di rivisitazione del piano di pace, così come le proposte di mediatori neutrali. Sembra che, con l’aiuto dei suoi padroni occidentali, il nemico stia obbedendo alla loro volontà e l’Occidente ci stia combattendo con le mani degli ucraini”.
La Russia darà “una degna risposta”
“Ma di quali negoziati possiamo parlare con persone che stanno colpendo indiscriminatamente civili e infrastrutture e stanno cercando di mettere in pericolo elementi dell’industria nucleare?” ha aggiunto il presidente russo. “Di cosa possiamo parlare con questa gente?”.
Esclusa ogni trattativa, Putin ha dichiarato che l’Ucraina riceverà “una degna risposta” per la sua invasione del territorio russo e Mosca raggiungerà “tutti gli obiettivi” che si è posta.
“Il conflitto è con l’intero Occidente”
Il conflitto, “è alimentato dal desiderio degli Usa e dei suoi alleati di mantenere il dominio e impedire la costruzione di un nuovo ordine mondiale multipolare e più giusto”, ha detto il ministro della Difesa di Mosca, Andrei Belousov, aprendo i lavori di un forum internazionale sugli armamenti. Per questo, ha aggiunto, si tratta di “un conflitto tra la Russia e l’Occidente collettivo”.