giovedì, 19 Settembre, 2024
Società

Altri 79 migranti a Lampedusa: Nuovi arrivi dal Bangladesh

Durante la notte sono sbarcati 79 migranti a Lampedusa, aggiungendosi ai 12 approdi del giorno prima per un totale di 421 persone. 60 di loro sono giunti da Karabolli, pagando tra i 4 e i 7mila dollari. I restanti 19 da Sabrata, sborsando fino a 9mila dollari. 280 di loro sono in attesa del trasferimento verso Porto Empedocle. Nonostante si stia proseguendo dunque su un trend di netta diminuzione degli sbarchi, adesso a preoccupare davvero le autorità è la nazionalità della maggior parte delle persone in arrivo. Ben 7615 immigrati del 2024 erano infatti in fuga dal Bangladesh dopo la recente crisi politica, seguiti da siriani e tunisini. Sarà perciò da tenere in considerazione un aumento del flusso di migranti dall’Asia subcontinentale in cerca dello status di rifugiati politici.

Piantedosi e il punto della situazione

Ad oggi, il numero di migranti del 2024 è poco sotto i 36mila, mentre gli arrivi del 2023 nello stesso lasso di tempo sono stati circa 94mila. Sulla questione si è espresso qualche giorno fa alla Camera anche il Ministro degli Interni Matteo Piantedosi, il quale ha evidenziato “la diminuzione del dato sugli arrivi rispetto allo scorso anno, pari al 63%, ma anche una flessione del 20% rispetto al 2022″. Il capo del Viminale ha poi elogiato l’Esecutivo per l’ottimo traguardo raggiunto, sottolineando anche gli sforzi coordinati che hanno consentito il rimpatrio assistito di oltre 9000 immigrati, con un aumento del 20% rispetto all’anno precedente. A favorire il lavoro sarà poi l’apertura (forse alla fine del mese) del centro di accoglienza garantito dal Protocollo sottoscritto con l’Albania, che dovrebbe ridurre notevolmente le attuali spese che il nostro erario dedica alla questione migratoria. “Ci consentirà di abbattere le spese della gestione dell’accoglienza che sono oggi pari a circa un 1 miliardo e 700 milioni all’anno, che il Governo in carica ha ereditato da epoche precedenti caratterizzate da arrivi massicci e incontrollati di migranti”, così ha aggiunto sempre Piantedosi.

Cosa aspettarci nei prossimi anni

Nonostante le incoraggianti dichiarazioni di Piantedosi, l’Italia dovrà lavorare ancora a lungo per riuscire a gestire una questione altamente delicata. Oltre alle nuove tratte aperte dalle varie crisi nazionali, il Patto per la Migrazione e l’Asilo approvato dal Parlamento Europeo il 10 aprile 2024 avrà un peso significativo sul lavoro dell’Esecutivo negli anni a venire. Infatti, la suddetta riforma farà sì che per il periodo da giugno 2026 a giugno 2027 l’Italia, uno degli stati di primo approdo, debba esaminare un massimo di 16032 richieste d’asilo, la quota più alta tra tutti gli stati UE. E nel 2027-2028 il numero salirà a 24048. Il meccanismo di solidarietà subentrerà una volta raggiunta la quota massima di richieste da vagliare, ma la responsabilità sul migrante irregolare resterà al paese di primo approdo per un periodo di due anni (riducibile a un anno sulla base del numero di persone salvate dal mare).

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