Almeno cinque persone sono morte e altre due sono rimaste ferite a Shebekino. Vicino Kiev, un uomo e suo figlio di quattro anni sono stati uccisi da un missile, forse di fabbricazione nordcoreana. Issata la bandiera ucraina a Kursk. Zelensky ha riconosciuto per la prima la volontà di portare la guerra in casa dei russi.
Missili e droni russi su Kiev
Diverse esplosioni sono state registrate nella notte tra sabato e domenica nell’area centrale e orientale di Kiev. Secondo quanto riferito dalle autorità militari, le deflagrazioni sono state causate dal lancio di due missili russi sulla città. Nell’attacco su Kiev scrive su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, le forze russe avrebbero anche utilizzato un missile nordcoreano che ha ucciso un uomo e suo figlio di quattro anni. “Secondo le prime informazioni, i russi hanno utilizzato un missile nordcoreano e si è trattato di un altro attacco terroristico deliberato contro l’Ucraina. Gli esperti continuano a lavorare per stabilire i dettagli esatti del missile”.
Le autorità di Belgorod hanno reso noto che almeno cinque persone sono morte e altre due sono rimaste ferite in un raid aShebekino, nella parte orientale del confine con l’Ucraina. In città non sono stati registrati danni, feriti o vittime. Le difese aeree ucraine hanno abbattuto una dozzina di droni russi lanciati su Kiev. puntavano su Kiev.
Zelensky: spingere la guerra in Russia
Intanto il presidente Volodymyr Zelensky ha riconosciuto per la prima volta che l’Ucraina sta portando avanti operazioni per “spingere la guerra” in territorio russo. “Il capo di stato maggiore Sirsky ha già riferito diverse volte oggi riguardo al fronte, alle nostre azioni e allo spingere la guerra nel territorio dell’aggressore”. “Grazie a ogni unità delle nostre forze di difesa che rende possibile tutto questo. L’Ucraina dimostra di sapere davvero come ristabilire la giustizia e garantisce esattamente il tipo di pressione che è necessaria: pressione sull’aggressore”.
Migliaia di truppe ucraine in Russia
Un alto funzionario della sicurezza ucraina che ha voluto mantenere l’anonimato conferma implicitamente le parole del presidente all’agenzia di stampa Afp, dichiarando che “Migliaia” di truppe ucraine stanno partecipando all’incursione con l’obiettivo di “indebolire” e “destabilizzare” il Paese. “Siamo all’offensiva. L’obiettivo è quello di indebolire le posizioni del nemico, infliggere le massime perdite e destabilizzare la situazione in Russia, che non è in grado di proteggere il proprio confine”, ha dichiarato il funzionario sottolineando che l’incursione in Russia “ha alzato notevolmente il nostro morale”. Anche l’esercito russo ha detto che circa 1.000 ucraini hanno preso parte all’incursione transfrontaliera iniziata martedì.
Kiev: rispettiamo diritto umanitario
L’Ucraina ha aggiunto il funzionario, sta “rispettando rigorosamente il diritto umanitario internazionale” a Kursk. “È molto importante che l’Ucraina non violi alcuna convenzione, rispettiamo rigorosamente il diritto umanitario: non giustiziamo i prigionieri, non violentiamo le donne, non saccheggiamo”. Riferendosi alle violenze che le truppe russe avrebbero commesso in alcune città ucraine all’inizio del 2022, ha aggiunto che “Butcha, Irpine, tutto questo non sta accadendo e non accadrà”.
Bandiera ucraina in un villaggio nel Kursk
Un gruppo di soldati ucraini si è filmato domenica pomeriggio mentre issava la bandiera del loro Paese e calpestava una bandiera russa in un edificio amministrativo nel villaggio di Guevo, nella regione russa di Kursk. Il villaggio – riporta la Bbc- si trova a poco più di 3 km all’interno della Russia. Un altrovideo diffuso sabato mostra quelli che sembrano essere soldati che si sono identificati come ucraini fuori da un edificio del villaggio russo. Poche ore dopo, il governatore della regione russa Vyacheslav Gladkov ha dichiarato di aver visitato il villaggio e che “i militanti ucraini avevano preso in ostaggio due residenti locali” e che successivamente erano stati liberati dopo aver lanciato un’operazione antiterrorismo.
Lindner: missili Usa in Germania
Dal luglio 2026 gli Stati Uniti posizioneranno in Germania armi a medio raggio con testate convenzionali capaci di raggiungere la Russia, inclusi missili da crociera Tomahawk con una gittata fino a 2.500 chilometri, missili Sm-6 e armi ipersoniche di nuova concezione. Per il ministro delle Finanze tedesco, Christian Lindner, si tratta di “un contributo importante” alla deterrenza. “La Germania, ha affermato il politico liberale ai microfoni del gruppo Funke, è da anni nel raggio d’azione dei missili con capacità nucleare della Russia. Per questo per noi è di fondamentale importanza creare un equilibrio deterrente”.