L’esercito filippino ha condannato, sabato, le “azioni pericolose e provocatorie” dell’aeronautica militare cinese in una secca contesa nel Mar Cinese Meridionale. È la prima volta che le Filippine denunciano le azioni degli aerei di Pechino da quando il presidente Ferdinand Marcos Jr. è entrato in carica nel 2022. Giovedì mattina due aerei dell’aeronautica militare dell’Esercito Popolare di Liberazione hanno eseguito manovre pericolose e lanciato bengala sulla traiettoria di un aereo a elica NC-212i dell’aeronautica militare filippina impegnato in un normale pattugliamento marittimo sulla secca di Scarborough. “Ha messo in pericolo la vita del nostro personale impegnato in operazioni di sicurezza marittima nelle zone marittime filippine – ha affermato il capo delle forze armate filippine Romeo Brawner – L’aereo cinese ha interferito con le operazioni di volo legali e violato il diritto internazionale sulla sicurezza aerea”. I pescatori filippini frequentano lo Scarborough Shoal, uno dei punti critici di una lunga rivalità marittima con la Cina. Mercoledì, Pechino ha organizzato una pattuglia di combattimento nei pressi dello Shoal, che Manila chiama Bajo de Masinloc e che la Cina ha sequestrato nel 2012, riferendosi ad esso come isola di Huangyan. Pechino rivendica quasi tutto il Mar Cinese Meridionale, un canale per oltre 3 trilioni di dollari di commercio marittimo annuale, inclusi territori rivendicati anche da Filippine, Vietnam, Indonesia, Malesia e Brunei. Pechino respinge una sentenza del 2016 della Corte permanente di arbitrato dell’Aia, secondo cui le sue pretese non hanno alcun fondamento nel diritto internazionale. A maggio, le Filippine hanno accusato i pescatori cinesi di aver distrutto l’ambiente ecologico di Scarborough con la pesca al cianuro, raccogliendo vongole giganti e altre creature marine protette e danneggiando le barriere coralline, accuse che la Cina ha negato.
