giovedì, 19 Settembre, 2024
Esteri

Medioriente, raid israeliano su una scuola a Gaza: un centinaio le vittime, ci sono anche bimbi

Idf: “Un covo di terroristi”. Hamas: “Grave escalation”. Critiche dai Paesi arabi, da Onu e Ue

Grandissima tensione in Medioriente dove un attacco aereo israeliano nella notte tra venerdì e sabato ha colpito la scuola di Tabeen a Gaza City, provocando morte e distruzione. Secondo il governo di Hamas, sono rimaste uccise 93 persone, tra cui 11 bimbi. Israele ha difeso l’operazione, affermando che la scuola era utilizzata come rifugio da Hamas e che l’obiettivo era un centro di comando del gruppo islamista. “Il centro di controllo e comando”, ha evidenziato lʼIdf (forza armata israeliana), “era utilizzato come nascondiglio dei terroristi e dei comandanti di Hamas. Da lì venivano pianificati numerosi attacchi contro i militari israeliani e lo Stato di Israele”. Ma il gruppo estremista ha smentito le affermazioni delle Forze di difesa israeliane secondo cui la scuola venisse usata come centro di comando di Hamas: “Queste giustificazioni sono false e sono scuse per colpire civili, scuole, ospedali e tende per rifugiati, tutti falsi pretesti e bugie smascherate per giustificare i suoi crimini”. Hamas ha definito quanto accaduto come un “crimine orribile” e una “pericolosa escalation”.

Nello specifico, Mahmoud Bassal, Portavoce della Protezione civile di Gaza, ha dichiarato che i missili hanno colpito la scuola e la moschea interna, dove si trovavano circa 6.000 sfollati, e teme che il bilancio delle vittime possa comunque aumentare.

Le reazioni

L’attacco, e non potrebbe essere altrimenti, ha suscitato reazioni intense e contrastanti. LʼEgitto, uno dei mediatori per un cessate il fuoco, ha condannato il tutto come prova della mancanza di volontà politica di Israele di porre fine al conflitto. Pure il Ministero degli Esteri giordano ha condannato fermamente l’attacco, definendolo una “flagrante violazione del diritto internazionale e di tutti i valori umanitari”. La dichiarazione giordana ha inoltre accusato Israele di continuare una politica mirata a colpire civili e strutture destinate a sfollati e rifugiati, aggravando ulteriormente la crisi umanitaria nella regione. Durissima reprimenda anche da parte del Ministro degli Esteri dell’Iran Nasser Kanaani che ha parlato di “genocidio e crimini contro l’umanità. Israele ha dimostrato ancora una volta di non rispettare nessuna legge internazionale o principio morale”.

Condanna da Onu e Ue

Philippe Lazzarini, commissario generale dellʼUnrwa, ha lanciato un appello disperato per la fine degli “orrori” a Gaza: ha sottolineato che non si può permettere che “l’insopportabile diventi la nuova norma” e ha esortato a ritrovare la nostra “umanità collettiva”. Attraverso un post su X ha ribadito la necessità urgente di un “cessate il fuoco ora” per evitare ulteriori tragedie. Secondo lʼOnu, 477 delle 564 scuole di Gaza sono state colpite durante la guerra a Gaza, stando ai dati fino allo scorso 6 luglio. Lo scorso giugno in un raid israeliano contro una scuola, trasformata in centro per i rifugiati, nel centro di Gaza rimasero uccise 33 persone, tra le quali 12 donne e bambini. Anche l’Alto rappresentante dell’Unione europea, Josep Borrell, ha espresso profondo sdegno per l’attacco israeliano. Su X ha denunciato l’assenza di giustificazione per tali massacri e ha lamentato l’opposizione del Ministro israeliano Bezalel Smotrich a un accordo per la tregua. Borrell ha ribadito che il cessate il fuoco è l’unica soluzione per fermare l’uccisione di civili e garantire il rilascio degli ostaggi.

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