A inizio luglio è stato pubblicato il report statistico Future4Toursim di Ipsos, società multinazionale di ricerche di mercato e consulenza statistica. Il documento nasce per monitorare le propensioni di vacanza degli italiani ed è attivo dal 2017. Secondo gli ultimi risultati, il 76% degli italiani ha dichiarato di prendersi un momento di vacanza durante l’estate, che sia anche solo un weekend. Del campione, il 28% ha scelto il mese di agosto (in maggioranza Gen Z), seguito da luglio con il 27% e da settembre con il 19%. Ciò evidenzia una tendenza di ridistribuzione turistica lungo un periodo stagionale più lungo, nonostante al top rimangano ancora i mesi clou dell’estate.
Mese da evitare?
È interessante notare che, sempre secondo il monitoraggio, agosto continui a diventare un mese tendenzialmente da evitare. Infatti, oltre la metà dei viaggiatori che quest’anno non ha scelto agosto per le ferie, negli anni passati tendeva invece a scegliere questo periodo. Secondo le dichiarazioni stesse dei turisti, le motivazioni principali sarebbero le seguenti: i costi delle strutture sono molto alti (37%), le località sono troppo affollate (36%), le necessità familiari sono cambiate (23%). Si tratta di ragioni che dovrebbero indurci a riflettere assai sulle attuali condizioni socioeconomiche del paese.
L’Istat ha infatti certificato un nuovo aumento dell’inflazione all’1,3% a luglio su base annua, tuttavia lontano dai livelli record del 2022. In cima alla lista dei servizi e beni di consumo ci sono proprio i pacchetti vacanze, con un prezzo in aumento del 29,9% sull’anno. A seguire troviamo alberghi e ristoranti, pedaggi e mezzi di trasporto (+426 euro per famiglia tipo). Il Codacons ha già rivelato la sua preoccupazione, mentre l’Unc, l’Unione Nazionale dei Consumatori, si è espressa attraverso le parole del suo presidente Massimiliano Dona: “ferie incandescenti sul fronte dei prezzi”.
Le rilevazioni di Confcommercio
I dati preoccupanti non frenano tuttavia tutti i vacanzieri rimasti fedeli ad agosto, e al suo momento topico ossia il ferragosto. Secondo le ultime notizie pervenute dall’Osservatorio Turismo di Confcommercio, la settimana a venire vedrà un movimento di circa 13 milioni di italiani, con una spesa prevista tra i 6,7 e i 7 miliardi di euro. E nel 58% dei casi si tratta addirittura della vacanza principale. L’82% farà le vacanze in Italia, di questi il 5% dichiara di rimanere in località vicino a casa, mentre il 18% degli italiani andrà all’estero. In Italia si preferiscono Emilia Romagna e Sud, mentre all’estero stravincono le coste spagnole e greche.
Inoltre, di tutto il campione ben il 23% si affiderà a strutture alberghiere, mentre il 31% troverà ospitalità presso amici o in seconde case. A influire sulle scelte del periodo ci sono principalmente la possibilità di ferie lavorative solo in questo momento e la disponibilità maggiore da parte di amici o parenti a ospitare. Inutile dire che il mare resta il più gettonato rispetto alla montagna, mentre le città d’arte vedono un drastico calo, specialmente a causa delle temperature insostenibili.