Ricky Alderete, l’uomo che ha rubato una statua in bronzo di Jackie Robinson, tagliandola all’altezza delle caviglie e bruciandola in un bidone della spazzatura in un parco del Kansas, sarà condannato a circa 15 anni di prigione. La maggior parte della pena è per un furto con scasso, ad opera dello stesso, avvenuto poco dopo il furto della statua. Venerdì, un giudice ha condannato Alderete per tre casi legati alla sua dipendenza dal fentanyl. La League 42 svelerà una nuova statua di Robinson lunedì a Wichita, Kansas. La città è rimasta scioccata quando l’opera era stata tagliata dalla sua base, lasciando solo i piedi. La League, che aiuta principalmente giovani a basso reddito, prende il nome dal numero di maglia di Robinson con i Brooklyn Dodgers, con cui, nel 1947, aprì la strada a generazioni di giocatori di baseball afroamericani. Cinque giorni dopo, i vigili del fuoco trovarono i resti bruciati della statua mentre spegnevano un incendio in un bidone della spazzatura a circa 11 km di distanza. Alderete si è dichiarato colpevole del furto e dovrà pagare 41.500 dollari di risarcimento. Ha ottenuto una pena di 13 anni e mezzo di prigione per un furto con scasso aggravato il 1° febbraio. Dopo il furto della statua originale, sono arrivate donazioni per sostituirla, tra cui 100.000 dollari dalla Major League Baseball. L’ex manager dei New York Yankees, Joe Torre, e il vincitore del premio “Cy Young”, CC Sabathia, saranno presenti all’inaugurazione di lunedì. I tacchetti di bronzo rimasti sono ora esposti al Negro Leagues Baseball Museum di Kansas City, Missouri. Robinson giocò per i Kansas City Monarchs della Negro League prima di unirsi ai Brooklyn Dodgers. È considerato una leggenda dello sport e un’icona dei diritti civili. Morì nel 1972.