Drastico crollo degli indici giapponesi. La maggior parte dei mercati dell’Asia-Pacifico è in ribasso a seguito delle vendite a Wall Street dovute ai timori di recessione. Il Nikkei 225 è precipitato del 5,81%, chiudendo a 35.909,7, la sua peggiore giornata dal marzo 2020 e scendendo sotto i 36.000 per la prima volta da gennaio. Il Topix ha perso il 6,14%, registrando la sua peggiore performance in otto anni e chiudendo a 2.537,6. Crollo del 18,85% per Daiwa Securities. Altri titoli come Softbank Group sono scesi oltre l′8%, mentre Mitsui e Marubeni hanno perso rispettivamente oltre il 10% e l′8%. I rendimenti dei titoli di Stato giapponesi sono diminuiti, con JGB a 10 anni sceso sotto l′1%.
peggiore giornata dal 2020
Il Kospi della Corea del Sud è calato del 3,65% a 2.676,19, segnando la sua peggiore giornata da agosto 2020. Il Kosdaq è crollato del 4,20%, toccando il livello più basso da novembre 2023. Le azioni K-pop, inizialmente forti, hanno poi ceduto, con solo SM Entertainment e Hybe in territorio positivo dopo la nuova strategia aziendale di Hybe. L’indice S&P/ASX 200 australiano è sceso del 2,11%, chiudendo a 7.943,2, la sua peggiore giornata da marzo 2023. L’indice Hang Seng di Hong Kong ha registrato un calo del 2,32%, mentre il CSI 300 della Cina continentale ha registrato la perdita più contenuta in Asia, scendendo dell′1,02% e chiudendo a 3.384,39. In Corea del Sud, i dati sull’inflazione di luglio hanno superato leggermente le aspettative, con l’indice dei prezzi al consumo in aumento del 2,6% su base annua, rispetto al 2,5% previsto. Il pessimismo nei mercati asiatici è stato influenzato dalle vendite a Wall Street giovedì, dove tutti e tre i principali indici statunitensi sono calati per timori di recessione. Negli Stati Uniti, le richieste di sussidi di disoccupazione hanno raggiunto il livello più alto da agosto 2023. In seguito a questi dati, il rendimento dei titoli del Tesoro decennali è sceso sotto il 4% per la prima volta da febbraio.