Sono 32.319 le persone migranti sbarcate sulle coste italiane da inizio anno. Nello stesso periodo, lo scorso anno furono 88.261 mentre nel 2022 furono 39.509. Il dato è stato diffuso dal ministero degli Interni, considerati gli sbarchi rilevati entro le 8 di del 29 luglio. Negli ultimi giorni sono state 627 (146 venerdì, 121 sabato, 321 domenica e 39 ieri) le persone registrate in arrivo sulle nostre coste che hanno salire a 6.304 il totale delle persone arrivate via mare in Italia a luglio. L’anno scorso, in tutto il mese, furono 23.420, mentre nel 2022 furono 13.802.
Le nazionalità
Degli oltre 32.300 migranti sbarcati in Italia nel 2024, 6.997 sono di nazionalità bengalese (22%), sulla base di quanto dichiarato al momento dello sbarco; gli altri provengono da Siria (4.869, 15%), Tunisia (4.069, 12%), Guinea (2.134, 7%), Egitto (2.114, 6%), Pakistan (1.197, 4%), Mali (984, 3%), Gambia (974, 3%), Sudan (972, 3%), Eritrea (855, 3%) a cui si aggiungono 7.154 persone (22%) provenienti da altri Stati o per le quali è ancora in corso la procedura di identificazione. Finora sono stati 4.188 i minori stranieri non accompagnati ad aver raggiunto il nostro Paese via mare. Il dato è aggiornato al 29 luglio. I minori stranieri non accompagnati sbarcati sulle coste italiane lungo tutto il 2023 sono stati 18.820, 14.044 nel 2022, 10.053 nel 2021, 4.687 nel 2020, 1.680 nel 2019, 3.536 nel 2018 e 15.779 nel 2017.
Unhcr e Unicef
Intanto a Lampedusa una delegazione di rappresentanti dell’Unhcr, Agenzia Onu per i rifugiati, e Unicef, ha visitato l’hotspot ed incontrato le autorità. Chiara Cardoletti, rappresentante Unhcr per l’Italia, la Santa Sede e San Marino, e Nicola Dell’Arciprete, coordinatore per l’Italia dell’Ufficio Unicef per l’Europa e l’Asia centrale, hanno riscontrato con favore “i rapidi e regolari trasferimenti dall’isola e sottolineano la necessità di prestare particolare attenzione alle persone con bisogni specifici, incluso i minorenni, affinché vengano prontamente individuate e accolte in strutture adeguate”. Unhcr e Unicef auspicano inoltre che “le nuove procedure di identificazione si svolgano nel rispetto dei diritti delle persone di minore età, garantendone l’ascolto e adeguato supporto, anche in termini di mediazione linguistica”.
Calo degli arrivi
Nel 2024 l’isola di Lampedusa si conferma come il principale punto di arrivo per i rifugiati e i migranti che percorrono la rotta del Mediterraneo centrale. Guardando agli arrivi, è evidente il calo rispetto a quanto registrato nell’anno precedente. Resta molto alto però il numero di persone morte e disperse nel Mediterraneo Centrale, quasi 900 da gennaio secondo gli ultimi dati. Unhcr e Unicef continuano a supportare con team dedicati le autorità italiane, in collaborazione con le agenzie nazionali ed europee e gli altri partner, per fornire informazioni ai nuovi arrivati, assicurare loro accesso al territorio e alle procedure di asilo, per una pronta individuazione e la tempestiva presa in carico dei minorenni e delle persone più vulnerabili presso servizi e cure specializzati.