martedì, 17 Settembre, 2024
Esteri

Il Cremlino: gli Usa rischiano una nuova guerra fredda. Kiev fa saltare raffineria russa

Putin: possibile produzione di armi nucleari a medio raggio

Una raffineria di petrolio russa colpita di droni ucraini. Le forze russe avanzano nel Donetsk. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky insiste di voler creare entro la fine di novembre un piano d’azione per la pace. Mentre il presidente russo Vladimir Putin minaccia di riavviare la produzione di armi nucleari a raggio. Ancora senza via d’uscita la guerra in Ucraina con le parti pronte a nuovi reciproci azioni di guerra.

Colpito un deposito russo

Le forze ucraine hanno colpito un deposito di petrolio nella regione russa di Kursk in un attacco notturno, ha detto domenica lo Stato Maggiore dell’Ucraina. L’attacco è stato condotto dal Servizio di sicurezza dell’Ucraina e ha provocato “potenti esplosioni” nel deposito petrolifero di Polevaya, si legge in un comunicato.

Armi nucleari e guerra fredda

Il presidente russo Vladimir Putin minaccia di riavviare la produzione di armi nucleari a raggio intermedio se gli Stati Uniti confermeranno la loro intenzione di schierare missili in Germania o altrove in Europa. “Se gli Stati Uniti attueranno tali piani, ci considereremo svincolati dalla moratoria unilaterale precedentemente adottata sul dispiegamento di capacità d’attacco a medio e corto raggio”, ha dichiarato Putin, parlando a una parata navale a San Pietroburgo

Il Piano d’azione di Zelensky

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ribadisce che il suo obiettivo è di voler creare entro la fine di novembre un piano d’azione per raggiungere la pace, in un’intervista esclusiva all’emittente giapponese Nhk. Il leader ucraino spiega che ci sono state proposte non ufficiali per congelare il conflitto, ma che Kiev non può rispondere alle richieste di cessate il fuoco mentre la Russia continua a occupare il suo territorio. E riguardo al percorso per porre fine alla guerra, ha sottolineato di aver “affidato l’incarico all’amministrazione presidenziale e a gruppi diplomatici. Il piano sarà completato entro la fine di novembre”. Il presidente sostiene che Kiev avvierà discussioni dettagliate con i paesi interessati sull’integrità territoriale e altre questioni.

Lo scorso 15 luglio, Zelensky aveva espresso l’obiettivo dell’Ucraina di avere un piano pronto a novembre per consentire a Kiev di tenere un secondo summit internazionale sulla sua visione di pace in Ucraina, spiegando che anche i rappresentanti della Russia dovrebbero partecipare al vertice, che farebbe seguito al primo summit al quale Mosca non è stata invitata.

Cina e aiuti militari alla Russia

Stati Uniti e il Giappone condannano la crescente cooperazione militare della Russia con Cina e la Corea del Nord, è emerso dai colloqui in corso a Tokyo fra i ministri degli Esteri e Difesa dei due Paesi alleati. I ministri “hanno sottolineato con preoccupazione la crescente e provocatoria cooperazione militare strategica della Russia” con la Cina e “hanno condannato fermamente l’intensificarsi della cooperazione Russia-Corea del Nord”, secondo una dichiarazione congiunta rilasciata a Tokyo.

La Lituania: difendere Kiev

“Per preservare l’ordine mondiale basato sulla certezza del diritto, è necessario continuare a sostenere fermamente l’Ucraina. La posizione del Brasile su questo tema è estremamente importante”. Lo afferma il vice ministro degli Esteri lituano, Egidijus Meilunas, nel corso dell’incontro, tenutosi a Brasilia, con la segretaria generale del ministero degli Esteri brasiliano, Maria Laura da Rocha.

Nel corso dell’incontro, Meilunas ha sottolineato la centralità del diritto internazionale nei rapporti tra le nazioni e ribadito la fondamentale importanza di contatti bilaterali regolari e relazioni diplomatiche stabili tra il Brasile e l’Unione europea.

Nel corso delle consultazioni, Meilunas e da Rocha hanno discusso delle possibilità di sviluppo della cooperazione economica bilaterale tra Lituania e Brasile con particolare attenzione ai settori delle startup, delle tecnologie finanziarie, delle scienze della vita, dell’industria metalmeccanica, delle energie rinnovabili, della difesa e dell’industria chimica.

Droni ucraini abbattuti

I sistemi di difesa aerea della Russia hanno distrutto sette droni lanciati dall’Ucraina durante la notte, ha detto domenica il ministero della Difesa russo. Cinque droni sono stati distrutti sopra la regione di Belgorod e due sopra la regione di Kursk, entrambe confinanti con l’Ucraina, ha detto il ministero della difesa in una dichiarazione sull’app di messaggistica Telegram.

Russi progressi sul campo

Il think tank statunitense Institute for the Study of War (ISW) ha scritto che questa affermazione è “coerente con la valutazione dell’ISW sui progressi russi nell’area”. Lo Stato Maggiore ucraino non ha menzionato l’insediamento nei suoi rapporti, ma ha notato che l’area circostante è stata oggetto di pesanti combattimenti. Blogger militari non ufficiali hanno riportato la perdita di almeno altre due località nel settore. Le forze russe stanno avanzando lentamente nella regione di Donetsk, nell’est dell’Ucraina

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