domenica, 22 Dicembre, 2024
Società

Israele avvisa Parigi, “un piano di attacco alle Olimpiadi”

Netanyahu al congresso americano. Trump: "Israele ponga fine in fretta alla guerra"

Secondo Israele in atto un complotto sostenuto dall’Iran per fare un attentato alla delegazione israeliana alle Olimpiadi di Parigi. Un gruppo di Hacker pubblica i documenti degli atleti. Netanyahu al congresso USA, “insieme vinceremo”.

“Ci sono persone che cercano di minare la natura celebrativa di questo gioioso evento”, ha scritto ieri il ministro degli Esteri israeliano Katz al suo omologo francese Stéphane Séjourné avvertendolo di un complotto sostenuto dall’Iran per attaccare la delegazione israeliana alle Olimpiadi di Parigi 2024. Lo riferiscono i media Israeliani. “Al momento – si legge nella lettera di Katz – abbiamo valutazioni sulla potenziale minaccia rappresentata da gruppi vicini all’Iran e da altre organizzazioni terroristiche che mirano a compiere attacchi contro i membri della delegazione israeliana e i turisti israeliani durante le Olimpiadi”.

Il ministro Katz ha poi espresso “gratitudine” per la decisione del governo francese di respingere le richieste di bandire Israele dalle Olimpiadi e per le “misure di sicurezza senza precedenti” prese dai funzionari francesi per proteggere gli israeliani ai Giochi.

Gli 88 atleti israeliani ai Giochi di Parigi sono protetti 24 ore su 24 dai servizi di sicurezza francesi e sono sorvegliati anche da funzionari dello Shin Bet, in seguito a una serie di minacce alla delegazione e ai lavori.

Hacker pubblicano documenti degli atleti israeliani a Parigi

Ynet riporta che ieri infatti un collettivo di hacker noto come ‘Zeus’ ha pubblicato ieri un ampio database di carte d’identità, patenti, dati di accesso per account e servizi online, biglietti aerei, fotografie private, dati personali e organizzativi sulla delegazione israeliana alle Olimpiadi di Parigi. “Vi aspettiamo in Francia”, hanno scritto gli hacker su Telegram e su un sito web che in Israele è già stato bloccato.

Secondo i funzionari israeliani l’operazione è molto sofisticata, la raccolta di dati da fonti diverse ha richiesto tempo per essere messa insieme e non è escluso che siano stati violati i telefoni o i computer personali dei membri della delegazione. L’obiettivo dei pirati informatici, che secondo gli esperti opera sotto gli auspici dell’Iran, è quello di creare panico sulla possibilità che attivisti filo-palestinesi possano agire indipendentemente contro i membri della delegazione mentre si trovano a Parigi.

Netanyahu al Congresso

Contemporaneamente nella giornata di ieri Netanyahu ha pronunciato un discorso davanti al congresso americano: “Sono venuto qui per assicurarvi una cosa, che vinceremo e la nostra sarà una vittoria totale”. Il conflitto, ha detto il premier israeliano, “potrebbe terminare domani, se Hamas si arrende, si disarma e consegna gli ostaggi. Altrimenti Israele continuerà a combattere”. Una nuova Gaza potrebbe rinascere a partire dal “giorno dopo della resa di Hamas”.

La sua visita, volta a difendere l’intervento militare e confermare l’impegno in collaborazione con gli USA, si svolge in un momento in cui i rapporti con Washington non sono dei migliori; la casa bianca ha ammonito piu volte il governo israeliano chiedendo di permettere gli aiuti umanitari di raggiungere la popolazione e di salvaguardare la sicurezza dei civili.

Le opinioni americane, dentro e fuori il Congresso, di fatto, sono spaccate. Durante il discorso si sono alzati alcuni fischi dai seggi dei deputati USA, e l’ex speaker della Camera Nancy Pelosi non esita a definirlo il “peggiore discorso al Congresso pronunciato da un leader straniero”. Quasi 60 posti erano vuoti, quelli dei deputati democratici. Fuori, mentre il premier israeliano parlava, centinaia di cittadini americani protestavano contro la guerra.

In serata Neatanyahu ha incontrato Biden, per discutere di come chiudere un accordo per il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi a Gaza.

Trump: “Israele ponga fine in fretta alla guerra”

Il candidato repubblicano alle presidenziali Donald Trump, che incontrerà Netanyahu nella giornata di oggi, 26 luglio, ha chiesto già ieri in un’intervista a Fox News una rapida fine della guerra di Israele contro Hamas, aggiungendo che il Paese deve gestire meglio le sue “relazioni”. La guerra dovrebbe finire in fretta “perchè vengono danneggiati da questa pubblicità, e si sa che Israele non è molto bravo nelle pubbliche relazioni”, ha detto il tycoon, contemporaneamente criticando coloro che hanno protestato contro il discorso di Netanyahu e ha chiesto una condanna a un anno di carcere per aver profanato la bandiera americana, affermando che paesi come Russia, Cina e Corea del Nord ridono degli Stati Uniti per la loro ridono degli Stati Uniti per la debole repressione di tali attività

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