sabato, 18 Gennaio, 2025
Politica

La Russa: “Incomprensioni tra Salvini e Tajani? Il Governo non è in discussione”

Cerimonia del Ventaglio in Senato. Il presidente dialoga con i giornalisti dal voto a Von der Leyen al busto di Mussolini

Si è tenuta ieri a Palazzo Madama la cerimonia del ventaglio che la stampa parlamentare ha consegnato al presidente del Senato, Ignazio La Russa. “Più organizzazione per non svilire ruolo Camere. Voto in Ue non penalizzerà Italia”. E su Segre: “la difenderei con il mio petto, ma non servirà”.

Il ventaglio consegnato al Presidente del Senato quest’anno era‘sostenibile’, cioé composto da linguette di alluminio provenienti da lattine, spiega l’autrice dell’opera, Daniela De Paula, studentessa ventitreenne dell’accademia di Belle Arti di Reggio Calabria. “Ho voluto dare una seconda vita a ciò che è considerato uno scarto”, aggiungendo che per crearlo ha utilizzato linguette di “Coca cola, Sprite e Fanta”. “È davvero bello, ma la prossima volta mettiamo la linguetta di una bibita italiana così siamo a posto”, ha ironizzato La Russa, prima di rilasciare una serie di dichiarazioni su Governo, Europa, antisemitismo e busti di Mussolini.

“Il governo non è in discussione”

Sul governo il presidente del senato ha solo detto che si fida di Salvini e di Tajani: “C’è stata qualche incomprensione tra Salvini e Tajani ma tutti e due hanno detto che questo non mette in discussione la durata e la capacità del governo di stare insieme, mi fido di loro, che devo dire…”.

Rispondendo a una domanda sulla decretazione d’urgenza, il ‘monocameralismo di fatto’ e il ricorso alla fiducia da parte del Governo, La Russa ha dichiarato: “Da parte mia, ho detto al Presidente della Repubblica che nei limiti dei poteri del presidente Fontana e mio ci attiveremo per cercare di dare sempre meno spazio a metodologie che finiscono non dico per delegittimare per rendere meno importante il ruolo del Parlamento”. Il presidente del Senato ha aggiunto che, “credo che non dipenda da chi è nella maggioranza o all’opposizione ma da una certa dinamica della politica di considerare prevalente l’iniziativa legislativa da parte del governo” per cui credo che “tutti i gruppi debbano interrogarsi” sulla questione. La Russa ha poi riferito di aver detto al ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, che “se continuate così faremo decadere un po’ di decreti” precisando che “non è colpa di Ciriani, nè della Meloni, perché io gliene ho parlato. Ho ripetutamente invitato i singoli Ministri a non arrivare con troppo ritardo con gli emendamenti ai decreti, che è una delle cause principali della fiducia che viene apposta. Non è tanto un problema, a volte, di ostruzionismo delle opposizioni o quasi mai di differenze nella maggioranza; il più delle volte è un problema di tempo, che può almeno per questa parte essere risolta con una maggiore organizzazione e attenzione nel momento in cui vengono emendati decreti legge già emessi”.

No dell’Italia a von der Leyen

Intervenendo alla cerimonia nella sala Koch, il presidente del Senato ha commentato il voto contrario dell’Italia alla rielezione di Ursula von der Leyen: “La decisione di non votare Von der Leyen devo dire che l’ho apprezzata”; e ha continuato: “Avevo scommesso che non avremmo votato Ursula von der Leyen, avevo una maglietta con scritto ‘Mai con il Pd, né con i 5 Stelle. Non ne abbiamo mai fatta una con scritto ‘Mai con i Verdi, con La sinistra europea, mai con Salis’, tanto per fare nome evocativo. Per me non aver votato von der Leyen senza rompere, senza arrivare ad accuse ma aver detto che è una posizione politica che non compromette il rapporto e le aspettative dell’Italia, se devo dare un giudizio, dico che ho apprezzato”.

E ha aggiunto: “Se l’Unione europea facesse dipendere il ruolo dell’Italia paese fondatore e tra i più importanti paesi, dal voto del Presidente del Consiglio avrei ragione di criticare l’Unione e non il voto dato alla Von Der Leyen”.

Giornalista aggredito

In riferimento alle aggressioni subite a Torino dal giornalista de “La Stampa”, Andrea Joly, La Russa ha dichiarato: “io credo che i giornalisti dovrebbero fare le proprie incursioni in maniera piùattenta; non vorrei che entrassero a far parte dell’uso quotidiano metodologie” di inchiesta “che rischiano di creare reazioni che non vogliamo si verifichino”. E ha aggiunto: “Da parte mia c’e’ condanna assoluta verso gli aggressori, ma non credo che il giornalista passasse lì per caso e sarebbe stato bello se lo avesse ammesso”.

Gioventù Nazionale

Sulle dichiarazioni fatte da alcuni membri di Gioventù nazionale, ha continuato il presidente del Senato, “da parte mia c’è stata una condanna senza se e senza ma a ogni ipotesi di violenza. Mi spiace che le dichiarazioni di Gioventù nazionale abbiano coperto la cristallina capacità di passione politica che riscontro nella stragrande maggioranza dei giovani che fanno politica con FdI. Poi, il giornalismo d’inchiesta è sempre esistito e l’inserimento subdolo e mascherato fa parte della professione, mi piacerebbe solo che fosse a 360 gradi. Questo darebbe maggiore credibilità a questo tipo di inchiesta”.

Liliana Segre

In riferimento alle preoccupazioni espresse a riguardo dalla senatrice a vita, Liliana Segre, il preisidente del Senato ha dichiarato: “Le parole di Liliana Segre mi hanno ferito: credo di poterle dire che non c’è timore di come l’Italia possa reagire di fronte a ogni antisemitismo. In caso contrario metterei mio il petto per difenderla in prima persona, ma non ce ne sarà bisogno”.

L’atteggiamento “forse troppo benevolo verso il Ventennio” cheLa Russa ammesso di aver avuto da giovane, è legato al fatto che “quasi nessuno mi aveva parlato della storia delle leggi razziali: sapevo che c’erano ma non era un elemento centrale che mi avevano raccontato”, ha detto il presidente del Senato rispondendo a una domanda. “Avevo una conoscenza che può avere ragazzo che a 13 anni lascia l’Italia e ci torna a 18 anni: questa è la mia storia personale. Io – ha continuato – vivo in famiglia fino ai 13 anni, poi, e siamo nel 1960, per le sue manie di grandezza, o meglio le capacità di guardare il futuro, mio padre decide di farmi fare un triplo salto mortale: ci trasferiamo da Paternò, in provincia di Catania, dove leggi razziali obiettivamente per un ragazzo di 13 anni non era un tema centrale e per cinque anni studio in un collegio internazionale della Svizzera tedesca”. Al ritorno in Italia, “a 18 anni”, La Russa ha “collocato, per un motivo simbolico, una maggiore presa di posizione perché mi interesso di più alle vicende italiane”.

Casapound e busto di Mussolini

A un giornalista che gli chiedeva un parere sullo scioglimento di Casapound, La Russa ha risposto che “Ci sono una legge precisa e un percorso preciso. C’è un consigliere del Pd che ha fatto male a un consigliere della Lega. Non vorrei si chiedesse lo scioglimento del Pd. Per Casapound può esserci una valutazione, quando verrà fatta la leggerò”. Ha poi ironizzato sull’ennesimo riferimento al famoso busto di Mussolini: “Sto preparando una conferenza stampa per quando si raggiungeranno le 250mila citazioni del busto ereditato da mio padre e custodito da mia sorella, un’opera d’arte non detenuta a casa mia”.

Le dichiarazioni su Casapound sono state fortemente criticate dal presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia: “trovo inammissibili le parole di La Russa su Casapound e sull’aggressione subita dal giornalista de La Stampa a Torino. Non si può paragonare il sostegno, da lui espresso nel 2019, alle manifestazioni di Casapound, alla sua partecipazione alle Feste dell’Unità. Casapound va sciolta e ci auguriamo che l’esito delle indagini e valutazioni delle autorità competenti conduca allo scioglimento. Che la seconda carica dello Stato rivendichi l’opportunità di una legittimazione culturale di un movimento di ispirazione fascista e paragoni le sue manifestazioni alla festa di una forza democratica, quale è il Partito Democratico, non è accettabile. Esprimo tutta la mia solidarietà ad Andrea Joly e alla Stampa che hanno svolto con serietà e competenza il loro lavoro”.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Bollette. Il Governo taglia Iva e accise. Contributo straordinario da aziende del gas

Maurizio Piccinino

Le “rivoluzioni” di Nicola e Luigino

Giampiero Catone

Confagricoltura: legge di Bilancio scelte positive per gli agricoltori. Costo materie prime, necessario intervenire

Paolo Fruncillo

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.