mercoledì, 18 Dicembre, 2024
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Protezione Civile, Ciciliano è il nuovo capo

La nomina del Cdm che inoltre dà il via libera a 3 testi destinati a riformare il sistema fiscale. Slitta il Ddl Concorrenza

Il Consiglio dei Ministri di ieri, durato circa un’ora, ha designato Fabio Ciciliano, attualmente commissario straordinario di governo per Caivano, quale nuovo capo del Dipartimento della Protezione Civile Nazionale (prenderà il posto di Fabrizio Curcio, in carica dal 2021, probabilmente sùbito dopo la fine dell’estate). L’annuncio è stato fatto dal Ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, durante un’informativa al Cdm: la nomina sarà formalizzata attraverso un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. Nato a Napoli nel 1972, dirigente medico della Polizia di Stato, Ciciliano ha maturato una vasta esperienza nella gestione delle emergenze nazionali ed internazionali. Ha partecipato a molteplici missioni di soccorso, emergenza sanitaria ed assistenza alle popolazioni a seguito di terremoti, alluvioni, epidemie, emergenze radiologiche ed altri eventi catastrofici in Italia e all’estero, maturando una significativa esperienza nella gestione degli stati di crisi nazionali ed internazionali. Tra i precedenti incarichi, ha ricoperto rilevanti posizioni organizzative di responsabilità presso la Direzione Centrale di Sanità del Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno. Ha inoltre rivestito diversi incarichi presso il Dipartimento della Protezione Civile, contribuendo alla formulazione di direttive e best practices per l’assistenza durante catastrofi ed emergenze, nonché coordinando tavoli tecnici e monitorando progetti nel settore sanitario e logistico.

Riforma del sistema fiscale

Tornando al Consiglio dei Ministri di ieri, va segnalato il via libera, in prima lettura, a tre importanti testi unici destinati a riformare il sistema fiscale italiano sulle sanzioni penali e amministrative in materia tributaria, sui tributi erariali minori e sulla giustizia tributaria. “Si tratta di una svolta”, le parole del Viceministro dell’Economia Maurizio Leo, “e grazie al governo continuiamo a percorrere con determinazione il sentiero della semplificazione, andando incontro alle esigenze di cittadini e imprese”. I nuovi testi unici mirano a razionalizzare e coordinare le norme esistenti in materia tributaria, promuovendo un sistema più chiaro, equo ed efficiente. Questo approccio punta a offrire un beneficio generalizzato sia al sistema fiscale nel suo complesso sia ai singoli contribuenti. Il Ministro ha quindi ribadito l’impegno dell’esecutivo a lavorare per un sistema fiscale più chiaro, equo ed efficiente, che possa sostenere la crescita economica del Paese e favorire lo sviluppo: “La semplificazione normativa e l’ordine nel sistema impositivo sono priorità strategiche per rendere l’Italia un Paese più attrattivo per gli investimenti e più competitivo a livello internazionale. Ed e’ con questo spirito che continueremo a lavorare, consapevoli che un quadro normativo chiaro non è solo fondamentale, ma ci allinea alle principali economie europee”.

Stato di emergenza

Sempre nel corso del Cdm, e a seguito dei gravi eventi meteorologici che hanno colpito la Valle d’Aosta il 29 e 30 giugno scorsi, il governo ha deliberato lo stato di emergenza di 12 mesi sui territori interessati. La decisione è stata presa su proposta di Musumeci, al fine di rispondere tempestivamente alle gravi conseguenze lasciate dalle intense perturbazioni. Per affrontare immediatamente le necessità più urgenti e attuare i primi interventi di ripristino, l’esecutivo ha autorizzato lo stanziamento di 20 milioni e 600mila euro. I fondi provengono dal Fondo per le emergenze nazionali e saranno utilizzati per riparare i danni e sostenere le comunità locali nella fase di recupero.

Rinviato il ddl Concorrenza

Il disegno di legge sulla concorrenza, atteso da tempo per introdurre nuove norme a favore della competitività e del libero mercato, ha subìto ieri un ulteriore rinvio. La problematica principale riguarda la necessità di ulteriori verifiche sulle coperture finanziarie, motivo per cui non è stato inserito all’ordine del giorno del Consiglio dei Ministri. Ma per il Ministro delle Imprese Adolfo Urso è solamente una questione di giorni per l’approvazione del ddl: “Il tutto avverrà nel prossimo Cdm”.

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