Gli Stati Uniti hanno manifestato preoccupazione per gli arresti di membri dell’opposizione democratica venezuelana in vista delle elezioni di questo mese. Il presidente Nicolas Maduro ha dichiarato che deve vincere per evitare un “bagno di sangue”. “Se non vogliono che il Venezuela sprofondi in una guerra civile fratricida – ha affermato durante un evento a Caracas – il partito al governo deve vincere le elezioni del 28 luglio”. Al potere da oltre un decennio, il governo di Maduro affronta una sfida dall’opposizione guidata da Edmundo González Urrutia. Molti esperti ritengono che l’opposizione possa spodestare Maduro.
Campagna elettorale
Il Dipartimento di Stato USA ha chiesto il rilascio di membri dell’opposizione, della società civile e giornalisti “ingiustamente detenuto”. Le elezioni del 2018, che hanno riportato Maduro al potere, sono state boicottate dall’opposizione e definite illegittime da un’alleanza di 14 nazioni latinoamericane, Canada e Stati Uniti. Si sperava che le elezioni del 2024 fossero diverse dopo la promessa di Maduro di indire elezioni libere e giuste. Tuttavia, l’opposizione lo ha accusato di aver rinnegato quella promessa. Due candidate dell’opposizione, Maria Corina Machado e Corina Yoris, sono state escluse dalla corsa. La ONG Laboratorio de Paz ha riportato che nei primi 10 giorni di campagna elettorale si sono verificate 71 detenzioni arbitrarie. Machado ha dichiarato che anche il suo capo della sicurezza è stato arrestato, accusato di violenza di genere contro alcune donne. Gli Stati Uniti hanno chiesto il rilascio immediato di Ávila, sollecitando il Venezuela a liberare coloro “ingiustamente detenuti” durante la campagna elettorale. Costa Rica, Ecuador, Repubblica Dominicana e Panama hanno richiesto elezioni “libere, giuste e trasparenti” in una dichiarazione dell’Alleanza per lo sviluppo nella democrazia. Maduro è uno dei 10 candidati in lizza per la presidenza; molti di loro sono considerati alleati del governo dall’opposizione.
