L’importanza di essere sempre connessi e di poter accedere ai servizi telematici costringe ormai da anni le pubbliche amministrazioni dei vari stati a transitare verso il digitale. Così anche l’Italia che, grazie al progetto ‘Italia 2026’, promosso dal Dipartimento per la trasformazione digitale, prevede una rapida e profonda virtualizzazione dei pubblici uffici. Si tratta di un’iniziativa di grande importanza per il futuro del Paese.
Infatti, di tutti i fondi del Pnrr, ben il 27% è stato indirizzato ai due principali assi d’investimento per la transizione telematica: le reti ultraveloci e la digitalizzazione delle Pa. “I due assi di investimento sono necessari per garantire che tutti i cittadini abbiano accesso a connessioni veloci per vivere appieno le opportunità che una vita digitale può e deve offrire e per migliorare il rapporto tra cittadino e pubblica amministrazione rendendo quest’ultima un alleato nella vita digitale dei cittadini (sito ufficiale del Dipartimento)”.
Un percorso ancora lungo
Benché ci sia molta fiducia, l’Italia ha ancora tanto lavoro da svolgere. Infatti, se guardiamo l’Indice di digitalizzazione dell’economia e della società (DESI), un indice che confronta i progressi compiuti dagli Stati membri nella digitalizzazione, l’Italia rimane al 18° posto sui 27 Stati dell’UE. E nonostante tra il 2017 e il 2022 il punteggio dell’Italia nell’indice DESI sia passato da 28,2 a 49,3, registrando il progresso più significativo tra tutti i paesi dell’UE, la Penisola rimane ancora al di sotto della media europea (52,3).
Sister: il portale dell’Agenzia delle Entrate
Ma questi dati non rallentano affatto la corsa al cambiamento. Recentemente, infatti, l’Agenzia delle Entrate ha annunciato la creazione di due nuovi servizi telematici che saranno erogati da Sister, “il canale telematico che consente agli utenti di effettuare operazioni di consultazione e aggiornamento delle banche dati catastale e ipotecaria (agenziaentrate.gov.it-Sister).”
Oltre ai regolari servizi di ispezione e ricerca, tutti i privati, i professionisti e gli enti potranno da oggi ottenere anche l’estratto di una mappa a uno specifico stadio storico, dal 2014 ad oggi. La nuova funzionalità prevede anche la possibilità di richiedere la visura dei fogli originali di impianto, cioè gli esemplari unici delle mappe, disegnati a mano e costruiti con le informazioni rilevate sul terreno dai tecnici del catasto al momento dell’impianto del sistema cartografico.
In aggiunta a ciò, grazie all’avvenuta trasformazione delle coordinate delle mappe catastali nei Sistemi di riferimento nazionali e globali, che servono per conoscere la posizione di un punto sulla superficie terrestre, l’Agenzia rende disponibili per l’acquisto oltre 200mila immagini dei fogli originali di impianto delle mappe per cui è stata completata la georeferenziazione, cioè l’attribuzione di coordinate.