Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è detto favorevole ieri alla partecipazione della Russia al prossimo summit sulla pace. Orban scrive una lettera all’UE sulla prima fase della missione di pace e sulle proposte ungheresi. La Russia ha reso noto di aver conquistato un altro villaggio nel sud-est dell’Ucraina
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato che sta preparando un secondo vertice di pace per novembre al quale potrebbe essere rappresentata anche la Russia. Il primo di summit organizzato da Kiev, che si è svolto il mese scorso in Svizzera, ha visto l’assenza di Mosca e si è risolto senza risultati concreti. ”Credo che debbano esserci rappresentanti russi al secondo summit”, ha detto Zelensky in una conferenza stampa a Kiev.
Zelensky: non soccomberemo al male
Contemporaneamente, in occasione della Giornata dello Stato ucraino Zelensky ha condiviso su Telegram un discorso di condanna durissima: “L’Ucraina non soccomberà al male che versa sangue per la sua stessa malata autoaffermazione, che disprezza la verità, sia umana che divina, e svaluta tutti tranne sé stesso. La Russia costruisce la sua statualità proprio su questo. Ma noi siamo diversi”. E ha aggiunto: “Stiamo combattendo contro un nemico terribile, che non può essere definito umano ed è infinitamente lontano dal vero cristianesimo. La sua essenza è la rovina e la morte che porta è qualcosa che dobbiamo superare. L’Ucraina non può accettare niente di meno che vivere, preservare sé stessa e rimanere umana”.
La lettera di Orban all’Ue
Sul versante europeo, Balazs Orban, braccio destro del primo ministro ungherese Viktor Orban, ha dichiarato in una intervista alla testata Magyar Nemzet che “Il primo ministro ha informato per iscritto i leader del Consiglio europeo sui negoziati, sulle esperienze della prima fase della missione di pace e sulle proposte ungheresi. Se l’Europa vuole la pace e vuole avere un ruolo decisivo nella risoluzione della guerra e nella fine dello spargimento di sangue, deve ora elaborare e attuare un cambiamento di direzione”. Nella lettera di Orban ai leader europei, ha spiegato il consigliere, ci sarebbero le sue considerazioni sull’esito dei suoi incontri (tra gli altri) con Putin e con il Presidente della Repubblica Popolare Cinese Xi Jinping e le sue proposte per la fine del conflitto in Ucraina.
Kiev non è preoccupata per una vittoria di Trump
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato di non essere preoccupato dalla prospettiva di un’altra presidenza di Donald Trump negli Stati Uniti, nonostante le indicazioni che la sua amministrazione potrebbe essere più solidale con il Cremlino. “Penso che se Donald Trump diventerà presidente, lavoreremo insieme. Non sono preoccupato per questo”, ha detto Zelensky durante una conferenza stampa a Kiev. Zelensky ha detto che durante il suo recente viaggio negli Stati Uniti per un vertice dell’Alleanza di difesa della Nato ha incontrato i governatori repubblicani e gli è stato assicurato il sostegno del partito. “Ci sono falchi i cui messaggi sono più di destra o più radicali”, ha detto Zelenskyj ai giornalisti. “Ma voglio dirvi che la maggioranza del Partito repubblicano sostiene l’Ucraina e il popolo ucraino”, ha aggiunto. Trump aveva precedentemente affermato durante un dibattito con il presidente Joe Biden che, se eletto, avrebbe “risolto” il conflitto in Ucraina prima di entrare in carica nel gennaio 2025
Russia: conquistato un altro villaggio, rafforzata la sicurezza di Putin
Nella giornata di ieri, la Russia ha reso noto da un lato di aver conquistato un altro villaggio nel sud-est dell’Ucraina, e dall’altro di aver rafforzato la sicurezza personale di Putin. Mentre la Russia continua a guadagnare terreno sul campo di battaglia, ha annunciato il ministero della difesa russo nel suo rapporto quotidiano, “le unità delle truppe Vostok hanno conquistato il villaggio di Urozhaine” nella regione di Donetsk. Il villaggio era uno dei pochi che l’Ucraina aveva riconquistato durante la sua offensiva del 2023.
Nel frattempo Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha fatto sapere che la sicurezza del presidente russo Vladimir Putin è stata rafforzata indipendentemente dai tentativi di omicidio di altri leader, con chiaro riferimento agli spari in Pennsylvania. “La protezione del capo dello Stato è assicurata a un livello adeguato. Si sta facendo tutto il necessario, considerando ovviamente l’escalation internazionale delle tensioni in generale”.
L’Italia manda armi
Intanto, in Italia il vicepremier e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, ha ribadito il sostegno a Kiev ieri mattina a Morning News su Canale 5: “Abbiamo sostenuto e continuiamo a sostenere l’Ucraina” ma, ha precisato, “le nostre armi devono essere usate solo all’interno del territorio ucraino”. Il leader di Forza Italia ha inoltre sottolineato che “Non siamo in guerra con la Russia, ma difendiamo la libertà e la democrazia in Ucraina”.