domenica, 17 Novembre, 2024
Esteri

Israele bombarda campo profughi, ma il leader di Hamas Mohammed Deif è vivo

Interrotti e poi ripresi i negoziati per un cessate il fuoco

Attacco a Khan Younis, il premier israeliano Netanyahu ammette che non ci sono certezze sulla morte del N.2 di Hamas. Mentre l’esercito non ha ancora dato la sua versione dei fatti, di un un raid su una “scuola che ospitava sfollati” a Nuseirat nel centro della Striscia.

Fonti locali – citate dalla Agenzia palestinese Wafa – hanno riferito che il raid ha colpito “la scuola di Abu Oreiban, affiliata all’ Unrwa che ospitava un gran numero di sfollati”. Ci sarebbero anche decine di feriti.

Vivo il leader militare di Hamas

Un alto funzionario di Hamas ha detto all’Afp che il suo leader militare Mohammed Deif, è vivo, all’indomani dell’attacco israeliano nella zona di khan younis mirato alla sua eliminazione, in cui sono morte 90 persone. La dichiarazione è stata ripresa anche dai media israeliani. “Il comandante sta bene e supervisiona direttamente le operazioni delle brigate al-Qassam e della resistenza”, ha detto sotto la copertura dell’anonimato, un alto funzionario del movimento islamico palestinese.

Ostaggi e cessate il fuoco

Hamas ieri pomeriggio ha smentito le notizie secondo cui avrebbe deciso di congelare i negoziati per il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi nella Striscia di Gaza, dopo la strage di sabato a Khan Younis che aveva l’obiettivo di uccidere il leader dell’ala militare dle gruppo, Mohamed Deif. “Uno degli obiettivi dell’escalation contro la nostra nazione da parte del primo ministro Benjamin Netanyahu e del suo governo è quello di bloccare la strada verso un accordo che fermi l’aggressione contro il nostro popolo, e questo è chiaro a tutti”, si legge in una dichiarazione di Hamas. I colloqui per la tregua degli ostaggi tra Israele e Hamas riprenderanno a Doha questa settimana, riferisce da parte sua il quotidiano Qatar New Arab, citando fonti anonime coinvolte nei negoziati.

Ministro GB in Israele e Palestina

Visita in Israele per il neo ministro degli Esteri britannico David Lammy. Lo scrive il Jerusalem Post spiegando che Lammy incontrerà il premier israeliano Benjamin Netanyahu e successivamente si recherà a Ramallah per colloqui con il presidente dell’Anp Mahmoud Abbas

Tel Aviv, servizio militare

Il governo israeliano ha approvato all’unanimità l’estensione del servizio militare obbligatorio per donne e uomini da 2 a 3 anni in modo da incrementare le forze dell’ Idf. La decisione varrà per i prossimi 5 anni e si applicherà anche a chi ha già cominciato la leva. La decisione ha inasprito le tensioni sull’obbligo del servizio militare degli ortodossi non ancora in vigore. E infatti l’avvocato generale dello Stato, Gali Baharav-Miara, ha informato i ministri che la legalità della misura adottata dipende da come questa si incastra con l’arruolamento dei religiosi, visto che altrimenti l’onere del servizio militare non sarebbe egualmente distribuito tra i vari settori della società.

Domani vertice di guerra

Il Gabinetto di sicurezza israeliano, presieduto dal premier Benyamin Netanyahu, si riunirà martedì prossimo. L’incontro si svolgerà a pochi giorni di distanza dal tentato assassinio del capo delle Brigate Qassam Mohammed Deif a Mawasi e dall’annuncio di Hamas dell’interruzione dei negoziati dopo il raid di Israele.

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