venerdì, 15 Novembre, 2024
Sanità

Di Silverio (Anaao): fuga dei medici, serve una drastica terapia d’urto

Ospedali che sono al limite, e il più delle volte superando le proprie capacità di accettazione e ricovero, la fuga dei medici la carenza degli infermieri. Nodi, carenze e problemi temi che appaiono senza soluzioni se non si intraprende una svolta rapida e incisiva. Lo ribadisce il segretario nazionale Anaao Assomed, Pierino Di Silverio all’indomani della presentazione del rapporto FnomCeO/Censis, “Le ragioni della fuga dei medici dal Ssn presentato, rilancia problematiche allarmanti che l’Anaao Assomed denuncia da tempo”, commenta Pierino Di Silverio.

“Il sovraffollamento delle strutture ospedaliere e la crescente difficoltà di accesso alle cure da parte dei cittadini”, sottolinea Di Silverio, “è un problema molto più uniforme sul territorio italiano di quanto si possa pensare perchè colpisce il Sud quanto il Nord.
I cittadini oggi percepiscono la sanità come bene fondamentale e per questo sono sempre più consapevoli rispetto al passato del rischio che corrono di perdere quei privilegi di cure gratuite assicurati per decenni dal nostro Ssn”.

Caduta del sistema sanitario

“In questo scenario di crisi profonda del Sistema sanitario nazionale”, evidenzia Di Silverio, “rientra a pieno titolo la fuga dei medici. Che non è solo e non è più un problema di numeri, il dato di 410 medici in Italia ogni 100 mila abitanti ne è la dimostrazione, ma piuttosto di luoghi e modalità di impiego dei camici bianchi.
I 50 mila specializzandi parcheggiati nelle università, ad esempio, rappresentano una anomalia tutta italiana con un teaching hospital che stenta ancora a decollare”.

L’almanacco dei problemi

“Ma è anche un problema di condizioni di lavoro”, sottolinea il segretario nazionale Anaao Assomed, “Stipendi al palo e con irrisori aumenti ben al di sotto del tasso inflattivo e dell’indice Ipca, carriere ridotte al lumicino e destinate a pochi ‘eletti’, orari di lavoro massacranti, contenzioso medico-legale e assenza di sicurezza nei luoghi di cura, aggressioni fisiche e verbali in costante aumento rappresentano deterrenti al lavoro medico soprattutto nella dipendenza, soprattutto negli ospedali e nelle Asl”.

Terapia d’urto per cambiare

“Una professione in crisi di identità, quella del medico, che non può risollevarsi se non con una drastica terapia d’urto. I numeri sono ormai noti a tutti, le cause e le analisi pure e anche i rimedi. Noi facciamo la nostra parte con impegno, abnegazione e senso del dovere in un clima spesso ostile. Spetta ora al Governo, alla politica e alle Istituzioni mettere in campo tutte le soluzioni per garantire il diritto alle cure e il diritto a curare. È il momento”, conclude Di Silverio, “di un grande patto sociale tra cittadinanza, istituzioni e professionisti per recuperare la mission della nostra professione. Se crolla il Ssn crolla lo stato sociale”.

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